martedì 2 luglio 2013
Margherita Hack: “simpatia” spontanea. Anche Malpelo condivide… Qui di lei mi sono occupato criticamente per 22 volte. È passata... a miglior vita? Penso di sì. Leggo (“Corsera”, 30/6, p. 1): «È morta a 91 anni a Trieste, con il marito che le sussurrava: “ti amo”». Dopo quasi 70 anni di matrimonio: fedele! Lì è chiamata «scienziata anticonformista». Vale la pena di intendersi su cosa si intende. È anticonformista, oggi, dichiararsi “laici”, intendendo dire che si è atei? Non pare. Lei è stata davvero anticonformista perché era visibilmente allegra, vivace, ironica, senza peli sulla lingua qualsiasi argomento trattasse. Non era credente? Non lo era mai stata? È libertà! Domenica Papa Francesco ha ricordato che «Gesù non impone nulla». Era sincera, e tale è rimasta. Domenica una delle pagine più belle in sua memoria era qui, in “Agorà”. Che dire? Qui solo che è stato sempre un dispiacere sentirla parlare di “creazione”, e quindi di Dio creatore, indicando la cosa col termine “creazionismo”, che invece non è la fede nella creazione, salvo nella testa di chi fa confusione, ma un'ipotesi pseudoscientifica che immagina le creature viventi tali e quali nei millenni successivi della storia, e nega ogni forma di evoluzione. Nulla a che vedere con la fede ebraico-cristiana nella creazione! E allora? Sempre domenica, sul “Fatto”, la vignetta di Vauro diceva: «Ciao Margherita… Ora le stelle puoi guardarle da vicino». Inconsapevole bellissimo elogio. Malpelo – senza offesa né pretesa – ripensa ad una delle litanie mariane, “Stella del mattino”, e a parole cantate con gioia: «Bella tu sei qual Sole, bianca più della Luna, e le stelle le più belle, non son belle al par di Te!» Un augurio: ora vista “da vicino”…
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