mercoledì 1 ottobre 2014
«Hanno orecchie, non sentono, hanno occhi, non vedono»: rimprovero biblico sia contro gli «idoli» (Sal. 113 e 134) che per gli uomini (Mc. 6, 18). E lunedì ci pensi davanti alle precise cronache di Accattoli sul “Corsera”: «Benedetto si toglie lo zucchetto. Quarto incontro e abbraccio tra i Papi». Eppure si continua a scrivere che «non c'è un nuovo Papa»! E pensi a chi nega che fede cristiana sia radice comune per tanti. Ieri – «L'amorosa Alda Merini. Poesia, umanità e sofferenza» – sul “Corsera” due bellissime pagine annunciano 16 volumi dei suoi versi, ben 10 con titolo esplicitamente cristiano: “Corpo d'amore. Un incontro con Gesù”, “Magnificat. Un incontro con Maria”, “Poema della Croce”, “Cantico dei Vangeli”, “Francesco: cantico di una creatura”, “Padre mio” ecc. Eppure Sergio Romano ( lì, p. 47: «...la Cei nella politica italiana») e Augias (“Repubblica”, p. 34: «Quando si va alla guerra in nome della fede») raccontano tra Cei e fede ciò che credono realtà, ma dimenticando ciò che ne è sostanza. Spiace poi che per capire che fede cristiana e violenza non sono la stessa cosa Augias abbia dovuto leggere «pagine molto belle del teologo Vito Mancuso». Meglio tardi che mai, anche per vie traverse. Vero? Speriamo…
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