venerdì 14 marzo 2014
Alla fine, dopo un iter chirurgico senza precedenti in Italia, la bimba operata al cuore mentre era ancora nella pancia della mamma, ce l'ha fatta. La piccola è nata nell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove, qualche settimana fa, le era stato impiantato uno stent del diametro di 4 millimetri, senza il quale non sarebbe sopravvissuta. Gli esami avevano infatti evidenziato un'ipoplasia del cuore sinistro, una malformazione che comporta il mancato sviluppo della metà sinistro dell'organo, e la totale chiusura del setto atriale, un complessivo quadro di anomalie che si presentano con un'incidenza di un caso ogni diecimila feti. A causa di questa patologia, arrivata alla trentatreesima settimana di vita, la piccola era stata sottoposta all'intervento, effettuato da un'équipe ad alta specializzazione che non ha praticato incisioni nell'addome della madre né nell'utero. Attraverso una cannula è stata infatti praticata una settostomia atriale, consentendo così la comunicazione fra i due lati del cuore e posizionando quindi lo stent per mantenere aperto il foro.Alla procedura hanno preso parte due ginecologi, un cardiologo, un anestesista, due ostetriche e due infermiere. La bimba che è in buone condizioni, dovrà presto essere sottoposta a ulteriori interventi chirurgici con buone possibilità di sopravvivenza. La mamma, un'immigrata che ha già messo al mondo altri tre figli, sta bene.
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