martedì 26 gennaio 2010
Stupori. Ieri ("Corsera", p. 29) Pierluigi Battista sulla rivelazione " stranamente inosservata anche da tanti cercatori di tordi minuscoli se infilzati con spiedino anticattolico " della vicinanza tra David Irving, celebre «negazionista» della Shoah e il principale accusatore dei «silenzi» di Pio XII sullo stesso tema, il drammaturgo tedesco Rolf Hochhuth, che nel 1963 scrisse "Il Vicario" su mandato sovietico. Ecco, testuale nel sommario del "Corsera": «Rolf Hochhuth amico e sodale di David Irving». Che bella coppia, e che alta credibilità anche a prima vista! Ma lo stupore continua. Sempre ieri su "Repubblica" " p. 21: «Il vescovo pasdaran» " Andrea Tarquini riporta una nuova uscita di Richard Williamson, negazionista anche lui e celebre fedelissimo lefebvriano, che con i due suddetti forma un terzetto perfetto. In un'intervista ha negato la legittimità dello Stato di Israele e poi, dal momento che c'era, ha modestamente definito Immanuel Kant «un criminale di prima categoria». Bastano, i tre, allo stupore quotidiano? No! Ci sono altre due notizie. La prima è che nelle liste delle elezioni il Pd, principale partito di opposizione nazionale, appoggia nella regione Lazio, dove da circa 2.700 anni c'è Roma, dove da 2.000 anni c'è il Successore di Pietro, la candidatura a governatore di Emma Bonino, politica di lungo corso su lunghezze d'onda non diverse, ma opposte per principio, pare accompagnata " seconda notizia " nella lista radicale da Tinto Brass, anche lui di lungo corso in altri settori, su altre onde che prediligono altre regioni, soprattutto femminili. Cronaca «stupefacente»? Loro sono antiproibizionisti!
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