martedì 15 aprile 2014
Su e giù…Su: leggi (“Il Foglio”, 11/4, p. 4) che si chiede al Papa la «riabilitazione» di Giordano Bruno. Stesso giorno qui (p. 15) si parla di «riabilitazione» per Gioachino da Fiore, «profeta, ma ortodosso». Casi diversi! In ambedue va chiesto perdono della crudeltà delle pene e lo si è già fatto ai massimi livelli – penso al «mea culpa» dell'Anno Santo 2000 da parte di Giovanni Paolo II – ma la «dottrina» di Bruno è e resta inaccettabile per la fede, mentre si può provare a difendere l'ortodossia di Gioachino. Quanto al “giù” è stagione di anatemi “laici” con accusa allegata: «cattolico»! E fin dal titolo (“Resto del Carlino”, 11/4, p. 4) leggi che per il ginecologo Carlo Flamigni «l'obiezione di coscienza è solo uno strumento di pressione in mano alla Chiesa cattolica» e stesso giorno (“Repubblica”, p 34) che «la deputata cattolica Roccella», e «la scienziata cattolica Morresi» hanno idee che non piacciono a Serra. Che si direbbe, in giro, se qui o in altre pagine si facesse precedere la qualifica di “ateo” all'esposizione delle idee non condivise da chi scrive? Torna in mente Ferdinando Camon sulle pagine de “Il Giorno” (15 ottobre 1975): «È una colpa essere cattolico?». 40 anni fa! Il laicismo è ormai fossile...
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