venerdì 21 marzo 2014
“Giornale”, 19/3 (p. 1): «A che ora è l'inizio del mondo». Titolo giustamente ironico di Marcello Veneziani che sorride sugli annunci trionfali, martedì su tanti giornali. Spicca infatti sul "Resto del Carlino" Giampaolo Pioli: «Primo grido dell'Universo» (18/3, p. 33). Per lui è «prova delle prime tracce del Big Bang 13,8 miliardi di anni fa». Vero "gioiello", con questo incipit: «La Bibbia continua a insegnare» che Dio creò dal nulla «con un lavoraccio durato sei giorni, mentre il settimo si riposò», ma? Ma ecco la scoperta degli «scienziati americani» che «potrebbe valere un altro Nobel». E allora a conclusione una "perla" unica: «Non è escluso che anche la Bibbia, alla luce di questi fatti straordinari debba essere riesaminata, soprattutto sul lavoro di Dio che aveva già inserito al momento della creazione il diritto, assolutamente moderno, al riposo settimanale». Leggi, apprezzi ancora di più l'ironia intelligente di Veneziani e annoti l'analfabetismo di certe redazioni su tutto ciò che è Bibbia: storia, testi, successive scoperte, interpretazione... In mezzo Galileo, Newton, Einstein e milioni di scritti in tema. Una discussione bimillenaria? No. Uno straccetto "creato" lì: davvero dal nulla!
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