mercoledì 14 maggio 2014
Domenica (Sole 24Ore, p. 25: «Italiani, analfabeti divini») Alberto Melloni su una "ricerca" secondo la quale «nel nostro Paese l'ignoranza della Bibbia (è) totale» e «sulla dottrina (vi) sono idee assolutamente fantasiose». Così pare troppo catastrofica, ma servirebbe per ragionare "in Ecclesia" sull'insegnamento religioso nelle scuole pubbliche, e in ambito civile e culturale sulla mancanza da noi di studi esplicitamente religiosi e teologici nelle Università italiane, con effetti vistosi che talora si vedono anche in certe pagine. Stesso giorno un esempio sull'unghia. Su Libero paginone di Franco Bechis per il "Salone del libro di Torino": «Papi uniti. Potere, Laicità, ruolo della Chiesa, questo Ratzinger pare Francesco». Gran meraviglia nello scoprire che sui temi centrali del rapporto tra fede e vita – «posto di Dio nel mondo. Potere, politica, legge... » – Benedetto XVI e Papa Francesco dicono in essenza le stesse cose, anche se espresse da ciascuno col suo linguaggio e col suo modo proprio di leggere il mondo e la stessa Chiesa. Sorpresa? Così già Giovanni XXIII, aprendo il Concilio (11/10/1962): dottrina «approfondita ed esposta (come) richiesto dai nostri tempi». Aggiorniamoci!
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