venerdì 5 agosto 2016
Una bella storiapartita dalla Casa Circondariale femminile di Trani. Cominciata nel 2009, con 60.000 "presine" realizzate per il gruppo Famila (Megamark Dok) grazie al presidente della società di distribuzione, Giovanni Pomarico, che per primo ha creduto nel progetto sostenendo l'apertura del laboratorio "made in carcere" (www.madeincarcere.it) nato per promuovere la responsabilità sociale delle imprese. Prima a Trani e poi nella reclusione femminile di Lecce. Oggi la nuova avventura continua in collaborazione con Saicaf, per realizzare una linea di abbigliamento destinata a vestire baristi e camerieri dei bar Saicaf in Puglia.«L'80% di chi lavora in carcere non commette reati – sostiene Luciana Delle Donne, fondatrice della cooperativa onlus "made in carcere". Speriamo di raggiungere la soglia del cento per cento». Attualmente sono cinque le detenute che realizzano indumenti Saicaf, ma si prevede un ampliamento fino a venti. Leonardo Lorusso, amministratore delegato di Saicaf spiega: «Con questo progetto coniughiamo l'aspetto tecnico per i baristi, fornendo un prodotto agevole per il lavoro, affascinante, sportivo ed elegante, con lo scopo solidale di questo percorso: dare una seconda chance a donne che meritano un pieno reinserimento nella società». Amore e dignità, testa e cuore dunque e soprattutto "competenza creativa "– l'unica dote che si può e si deve acquisire con la volontà e l'esperienza – conclude il presidente di Megamark, Pomarico.
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