sabato 8 marzo 2008
Si sa: "L'espresso" ce l'ha con la religione. È libertà, e un po' "tic" nervoso. Quello in edicola informa (p. 20), foto pensosa e box " "Ve la do io la predica" " che il "filosofo" Giulio Giorello è «arcistufo della grande preteria ... intensifica l'impegno antioscurantista» e, tra "Darwin Day" e "Infedele" di Lerner, «ha difeso il corpo delle donne disputando sull'anima dei feti», smonta «i pregiudizi del cattolicesimo più arcigno» e attacca «l'invadenza della Chiesa e la debolezza della politica». La firma? E. A. E allora? A p. 26 poi c'è Michele Serra ("Satira preventiva") impegnato a ridere dello "Scudo Crociato". Satira preventiva in ritardo di decenni. Chi si accontenta" Dovrebbe però ricordare che " ammissione al solito non preventiva di Togliatti & Co. " 60 anni fa quello Scudo salvò l'Italia da guai poco da ridere. Tra l'altro a p. 69 Giampaolo Pansa, unico immune dal tic, ricorda che Walter Veltroni " non certo un "alieno" per Serra " oggi elogia i meriti di quello Scudocrociato e dei «miracolosi anni '60». Ma il tic è già tornato a p. 45, ove tra "150" possibili evasori fiscali a Vaduz si fa solo un nome, di politico noto come cattolico, che però è sicuramente in regola, avendo un lavoro sul luogo. Finito? No. Altri giri altri "tic": aculeo sempre in resta su Chiesa e cattolici. Ma con un particolare. Sulla stessa pagina di Serra si legge la notizia che l'arte sacra di Sebastiano Del Piombo, a Roma, "batte" quella profana di Giacomo Balla, a Milano. Al solito: "piombo crociato" contro "balle laiche". L'Italia è senza "tic", e un po' ride.
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