martedì 13 ottobre 2015
E. G. (lettore che ovviamente firma) segnala ad “Avvenire” che Quirino Principe sul “Sole 24Ore” (27/9/2015: «Il mio Eros per il piano») ha presentato un volume di lettere in cui ha trovato «l'autentica purezza e intensità di rapporto di coppia… per sedici anni di unione matrimoniale» di Josephine Wieck (1819-1896) con un grande della musica come Schumann. Principe ne è entusiasta: «Una vera coppia»! Leggi e apprendi storie di vita, ma a un certo punto ecco: «Per i due sposi da fiaba la procreazione fu meno importante dell'Eros (…) e questa è una delle innumerevoli smentite delle stupidaggini scritte da Paolo di Tarso nella Prima Lettera ai Corinzi 7, 2-9». Sorvoli su qualche nebbia nei giochi di nomi – ogni tanto il nome dell'autrice parrebbe essere Clara – e torni a leggere quel passo di san Paolo, che però trovi semplicemente limpido: «L'uomo si doni a sua moglie, e lei a lui... non sono padroni l'uno dell'altro, non si rifiutino l'un l'altro, a meno di accordo in merito per dedicarsi alla preghiera, ma tornino subito dopo a stare insieme (…) I celibi e le vedove farebbero bene continuando a vivere soli, ma se vogliono si sposino pure...» Stupidaggini? O buon senso ed equilibrio? Ancora dopo duemila anni san Paolo è tra gli autori più letti, commentati e pubblicati nel mondo intero. Anzi: per qualcuno anche illustre è addirittura il vero “fondatore” del Cristianesimo che esiste fino ad oggi, responsabile della creazione di una Chiesa “per le genti”. Dare tranquillamente dello «stupido» a lui e alle cose da lui scritte pare intellettualmente incredibile: il corpus delle sue Lettere ha sfidato i secoli, affascinando in positivo o in negativo i più grandi geni della storia. Si può dissentire, ma dirlo propalatore di «stupidaggini» mi pare un suicidio in pagina. Contento Principe! Niente altro.
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