venerdì 14 maggio 2010
Conferme e sorprese. In pagina contano «i fatti»? Spesso no. Capita per esempio che mercoledì "Il Fatto" dà solo 21 righette, più 2 dentro la critica alla Tv, al viaggio del Papa in Portogallo, mentre sugli altri giornali ci sono anche due pagine. Sempre lì, ieri niente. È libertà! Lo è anche, su "Repubblica" (p. 19), l'esiguo spazio dato allo stesso tema per la giornata di mercoledì, pur piena di parole importanti e di folle, e libertà è anche il titolone dato al tutto: «Il Papa prega sulla pallottola di Wojtyla». «Pregare sulla pallottola»! Pare uno scherzo, ma non lo è. Puoi pensare che sia segno della limitatezza: di competenza, forse, ma soprattutto di valutazione professionale. Sorprende anche, sempre ieri, che sul "Corsera", e forse non in tutte le edizioni, trovi solo una noticina di 12 righe a p. 27. Vero che ciascun giornale è libero, ma se sulle stesse pagine (12/5, p. 31) si è ancora una volta trovato uno spazio maggiore alla risibile balla di un libro per il quale Leonardo da Vinci avrebbe dipinto la Sindone, la cui documentazione storica sicura, a Lirey, precede di 100 anni la nascita di Leonardo, allora anche ogni sorpresa è possibile. Come quella di ieri sull'"Unità" (p. 7), ove in polemica con certe pagliacciate leghiste Gravagnuolo intervista il prof. Cardini per dire che «Le Crociate furono una cosa seria" favorirono un'apertura di civiltà e l'unità mediterranea». Speriamo che da quelle parti se ne ricordino la volta prossima, quando tornerà l'abitudine di accusare la Chiesa in blocco per la barbarie disumana e criminale delle" Crociate. «È la stampa, bellezza»? Così però prevale la bruttezza.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI