domenica 19 luglio 2009
Già martedì scorso qui sulle troppe pagine che accusano la Chiesa " mondana, senza scrupoli, avida di potere, denaro e privilegi " ma chiederebbero anche il consenso dei cattolici! Un'antireligione diversa da ogni anticlericalismo storico. Singolare esempio "L'Unità" (13/7). A p. 2 l'editoriale della Direttora senza condizionali o dubbi: «L'etica elastica». Leggi che la Chiesa, approfittando della tregua del G8, offre al governo un vero e proprio «baratto, qualcosa che somiglia al prezzo delle indulgenze» e «in cambio di una legge gradita al Vaticano sul fine vita chiuderà un occhio e anche tutti e due» sulle vicende equivoche della vita privata del premier. Testuale e firmato, sulla scia di varie insinuazioni di "Dagospia" e con varie repliche all'interno: p. 4, «Biotestamento. Il Cavaliere vuole comprare l'assoluzione»; p. 6, «Chiesa tra moniti e placet: ma è pronta allo scambio»; p. 48, «La Chiesa e il regalo di Papi», con ovvio doppio senso a sfondo insultante" Che dire? È libertà di opinione anche camminare con Dagospia che tra calunnie e insinuazioni mescola nel frullatore gossipparo la Treccani, Giuliano Amato, il Papa, i falsi allarmi sul Concordato e sulla modifica della Costituzione (art. 1 e 33), la Cei e la cinica realpolitik della Chiesa come tale. Per "L'Unità" «le circostanze» impongono al governo la necessità «di "dare" subito qualcosa alla Chiesa». Una «dazione» ovvia, tra «etica elastica», e «baratto» col «prezzo delle indulgenze». Su simili accuse, provenienti da un giornale che chiederebbe anche il consenso dei cattolici si può far finta di niente? Per Malpelo no!
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