mercoledì 5 dicembre 2018
Nella catechesi: "Anche se forse preghiamo da tanti anni, dobbiamo sempre imparare!". "Il primo passo per pregare è essere umile"
(Osservatore Romano)

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"Anche se forse preghiamo da tanti anni, dobbiamo sempre imparare!". Sono le parole usate da papa Francesco nell'udienza generale, inaugurando oggi un ciclo di catechesi sul "Padre nostro". "L'orazione dell'uomo - ha sottolineato -, questo anelito che nasce in maniera così naturale dalla sua anima, è forse uno dei misteri più fitti dell'universo. E non sappiamo nemmeno se le preghiere che indirizziamo a Dio siano effettivamente quelle che Lui vuole sentirsi rivolgere".


"La Bibbia - ha spiegato - ci dà anche testimonianza di preghiere inopportune, che alla fine vengono respinte da Dio: basta ricordare la parabola del fariseo e del pubblicano, perché il fariseo era orgoglioso, gli piaceva che la gente lo vedesse pregare, faceva finta di pregare, ma il cuore era freddo, e Gesù dice che solamente il pubblicano torna a casa dal tempio giustificato, 'perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato'". "Il primo passo per pregare - ha quindi aggiunto il Papa a braccio - è essere umile, andare dal Padre, andare dalla Madonna: 'guardami, sono peccatore, sono debole, sono cattivo, ognuno sa cosa dire, ma sempre si comincia con l'umiltà. Il Signore ascolta: la preghiera umile, è ascoltata dal Signore".


Perciò, ha concluso Francesco, "iniziando questo ciclo di catechesi sulla preghiera di Gesù, la cosa più bella e più giusta che tutti quanti dobbiamo fare è di ripetere l'invocazione dei discepoli: 'Maestro, insegnaci a pregare!'.
Sarà bello in questo tempo di Avvento ripeterlo, 'Signore, insegnami a pregare!'. Tutti possiamo andare un po' oltre e pregare meglio, ma chiederlo al Signore, 'Signore, insegnami a pregare!'. Facciamo questo in questo tempo di Avvento. Lui sicuramente non lascerà cadere nel vuoto la nostra invocazione".

IL VIDEO DELL'UDIENZA

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