giovedì 19 aprile 2018
Francesco all'omelia in Santa Marta dà tre parole chiave per evangelizzare: «alzati», «accostati» e «parti dalla situazione». Ma tutto è vano senza lo Spirito
Papa Francesco ha celebrato stamani la Messa nella Cappella di Casa Santa Marta (Osservatore Romano)

Papa Francesco ha celebrato stamani la Messa nella Cappella di Casa Santa Marta (Osservatore Romano)

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Tutti i cristiani hanno l’«obbligo» e la «missione» di evangelizzare, chiedendo la grazia di essere «ascoltatori dello Spirito» per «essere in uscita», dimostrando «vicinanza alla gente» e partendo «non dalle teorie ma dalle situazioni concrete». Così stamani Papa Francesco alla Messa mattutina a Casa Santa Marta. Il Pontefice riflette sull’odierno brano degli Atti degli Apostoli, in cui un angelo del Signore dice a Filippo «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Lo riferisce Vatican News.

Il seme della Parola di Dio

Francesco spiega che, dopo il martirio di Stefano, «scoppiò una grande persecuzione» per i cristiani e «i discepoli si dispersero un po’ dappertutto», in Giudèa, in Samarìa. Ma proprio quel «vento della persecuzione» - aggiunge - ha spinto i discepoli ad andare «oltre».

«Come fa il vento con i semi delle piante, li porta oltre e semina, così è successo qui: loro sono andati oltre, col seme della Parola, e hanno seminato la Parola di Dio. E così possiamo dire, un po’ scherzando, è nata ‘propaganda fide’. Così. Da una persecuzione, da un vento, portarono l’evangelizzazione i discepoli. E questo passo che oggi abbiamo letto, degli Atti degli Apostoli, è di una bellezza grande… Ma è un vero trattato di evangelizzazione. Così evangelizza il Signore. Così annunzia il Signore. Così vuole il Signore che evangelizziamo».

Le tre parole dell’evangelizzazione

Francesco sottolinea come sia lo Spirito a spingere Filippo - e noi cristiani - all’evangelizzazione. Essa, evidenzia, «si struttura» su tre parole chiave: «alzati», «accostati» e «parti dalla situazione».

«L’evangelizzazione non è un piano ben fatto di proselitismo: “Andiamo qui e facciamo tanti proseliti, di là, e tanti…” No… È lo Spirito che ti dice come tu devi andare per portare la Parola di Dio, per portare il nome di Gesù. E incomincia dicendo: “Alzati e va'”. Alzati e va' a quel posto. Non esiste un’evangelizzazione “da poltrona”. “Alzati e va'”. In uscita, sempre. “Vai”. In movimento. Vai al posto dove tu devi dire la Parola».

Francesco ricorda quindi i tanti uomini e le tante donne che hanno lasciato patria e famiglia per andare in terre lontane a portare la Parola di Dio. E tante volte, «non preparati fisicamente, perché non avevano gli anticorpi per resistere alle malattie di quelle terre», morivano giovani o «martirizzati»: si tratta, dice il Papa - ricordando le parole riferitegli da un cardinale - di «martiri dell’evangelizzazione».

Nessuna teoria per l’evangelizzazione

Il Pontefice spiega poi che non serve alcun «vademecum della evangelizzazione», ma occorre «vicinanza», accostarsi «per guardare cosa succede» e partire «dalla situazione», non da una «teoria».

«Non si può evangelizzare in teoria. L’evangelizzazione è un po’ corpo a corpo, persona a persona. Si parte dalla situazione, no dalle teorie. E annuncia Gesù Cristo, e il coraggio dello Spirito lo spinge a battezzarlo. Va’ oltre, va’, va’, fino a che senti che è finita la sua opera. Così si fa l’evangelizzazione. Queste tre parole sono chiave per tutti noi cristiani, che dobbiamo evangelizzare con la nostra vita, con il nostro esempio, e anche con la nostra parola. “Alzati, alzati”; “accostati”: vicinanza; e “parti dalla situazione”, quella concreta. Un metodo semplice, ma è il metodo di Gesù. Gesù evangelizzava così. Sempre in cammino, sempre sulla strada, sempre vicino alla gente, e sempre partiva dalle situazioni concrete, dalle concretezze. Evangelizzare soltanto si può con questi tre atteggiamenti, ma sotto la forza dello Spirito. Senza lo Spirito neppure questi tre atteggiamenti servono. È lo Spirito che ci spinge ad alzarci, ad accostarci, e a partire dalle situazioni».

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