lunedì 14 marzo 2016
​​Il Pontefice ricorda il clochard morto a due passi da San Pietro, le suore trucidate in Yemen e altri drammi quotidiani come la malattia di un bambino. "L'unica risposta è affidarsi a Dio".
«Quante valli oscure ma il signore è con noi»
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​Il clochard morto a Roma senza l'ultima carezza, le quattro suore di Madre Teresa uccise nello Yemen, le persone che si ammalano nella “Terra dei fuochi”. Alla Messa mattutina a Casa Santa Marta del 14 marzo, Papa Francesco rammenta alcuni fatti drammatici degli ultimi tempi. Davanti a queste “valli oscure”, afferma, l’unica risposta è affidarsi a Dio. Anche quando non capiamo, come davanti alla malattia rara di un bambino, ha detto, affidiamoci nelle mani del Signore che mai lascia solo il suo popolo. Francesco prende spunto dalla Prima Lettura, tratta dal Libro di Daniele, per sottolineare che, anche quando ci troviamo a percorrere “una valle oscura”, non dobbiamo temere alcun male. Susanna, una donna giusta, viene “sporcata” dal “cattivo desiderio” di due giudici, ma preferisce affidarsi a Dio e scegliere di morire innocente piuttosto che fare quello che volevano questi uomini. Il Signore, ha detto il Pontefice, sempre cammina con noi, ci vuole bene e non ci abbandona. Di qui, Francesco ha volto la sguardo alle tante “valli oscure” del nostro tempo: “Quando noi, oggi, guardiamo tante valli oscure, tante disgrazie, tanta gente che muore di fame, di guerra, tanti bambini disabili, tanti … tanti che adesso, tu chiedi ai genitori: ‘Ma che malattia ha?’ – ‘Nessuno lo sa: si chiama malattia rara’. E’ quella che noi facciamo con le nostre cose: pensiamo ai tumori dalla Terra dei fuochi … Quando tu vedi tutto questo, ma dove sta il Signore, dove sei? Tu cammini con me? Questo era il sentimento di Susanna. Anche il nostro. Tu vedi queste quattro sorelle trucidate: ma, servivano per amore, e sono finite trucidate per odio! Quando tu vedi che si chiudono le porte ai profughi e li si lasciano fuori, all’aria, con il freddo … Ma, Signore, dove sei Tu?”. “Come posso affidarmi a Te – riprende il Papa – se vedo tutte queste cose? Soltanto, a questa domanda c’è una risposta”. Facendo come Gesù che si è affidato al padre. Questo “è l’insegnamento di Gesù: chi si affida al Signore che è Pastore, non manca di nulla”. Anche se va per una valle oscura, ha soggiunto, “sa che il male è un male del momento, ma il male definitivo non ci sarà perché il Signore. Questa, ha sottolineato, “è una grazia” che dobbiamo chiedere.
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