lunedì 15 maggio 2017
Al Regina Caeli il Papa ricorda il suo pellegrinaggio a Fatima. Francesco ha rimarcato che “c’è tanto bisogno di preghiera e di penitenza” per mettere fine alle guerre, soprattutto in Medio Oriente
Preghiera e penitenza per mettere fine alle guerre
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Al Regina Caeli il Papa ricorda il suo pellegrinaggio a Fatima. Francesco ha rimarcato che “c’è tanto bisogno di preghiera e di penitenza” per mettere fine alle guerre, soprattutto in Medio Oriente, dove le minoranze “subiscono tragiche violenze e discriminazioni”. Il Papa, come dopo ogni viaggio, è andato alla Basilica di Santa Maria Maggiore, portando in offerta un mazzo di rose bianche presso l’icona di Maria Salus Populi Romani. Lì è rimasto in preghiera per oltre venti minuti.

Il Papa mette in luce che la santità di Francesco e Giacinta “non è conseguenza delle apparizioni, ma della fedeltà e dell’ardore con cui essi hanno corrisposto al privilegio ricevuto di poter vedere la Vergine Maria”. Con la loro canonizzazione, il Papa ha "voluto proporre a tutta la Chiesa di avere cura dei bambini". A Fatima, la preghiera “scorre da cento anni come un fiume, per implorare la protezione materna di Maria sul mondo interno”. L’esempio di Francesco e Giacinta, che a quel tempo pregavano per la fine della Prima Guerra Mondiale, è valido tutt'ora: "Anche oggi c’è tanto bisogno di preghiera e di penitenza per implorare la grazia della conversione, per implorare la fine di tante guerre che sono dappertutto nel mondo e che si allargano di più, come pure la fine degli assurdi conflitti grandi e famigliari, piccoli, e delle violenze che sfigurano il volto dell’umanità"

Dunque, il Papa affida a Maria, Regina della pace, “la sorte delle popolazioni afflitte da guerre e conflitti, in particolare in Medio Oriente”. Infatti, sottolinea, il Santo Padre, “tante persone innocenti sono duramente provate, sia cristiane, sia musulmane, sia appartenenti a minoranze come gli yazidi, i quali subiscono tragiche violenze e discriminazioni”:
“Alla mia solidarietà si accompagna il ricordo nella preghiera, mentre ringrazio quanti si impegnano a sovvenire ai bisogni umanitari. Incoraggio le diverse comunità a percorrere la strada del dialogo e della riconciliazione amicizia sociale per costruire un futuro di rispetto, di sicurezza e di pace, lontano da ogni sorta di guerra". Poi il Papa ricorda che ieri a Dublino è stato proclamato Beato il sacerdote gesuita John Sullivan, “ricercato come padre dei poveri e dei sofferenti”.

Ed ancora, un saluto particolare ai fedeli dell'iniziatica "Passeggini vuoti" arrivati in piazza San Pietro: “Il futuro delle nostre società richiede da parte di tutti, specialmente delle istituzioni, un’attenzione concreta alla vita e alla maternità. E questo appello è particolarmente significativo oggi mentre si celebra, in tanti Paesi, la festa della mamma".


Infine una proposta ai 25 mila fedeli: "Rimaniamo alcuni istanti in silenzio, ognuno pregando per la propria mamma".

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