sabato 2 giugno 2018
Francesco ha ricevuto stamani in udienza i membri dell'Unione italiana lotta alla distrofia muscolare
Il Papa: la vita va tutelata, chi soffre lo capisce meglio
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Il «dono divino della vita» è «da promuovere, custodire e tutelare dal concepimento fino al tramonto naturale» e chi è malato lo comprende meglio e può in questo impartire «una grande lezione». Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza i membri dell'Unione italiana lotta alla distrofia muscolare. IL TESTO DEL DISCORSO

«È importante l'aiuto che si offre, ma ancora di più - ha sottolineato il pontefice - lo è il cuore con cui lo si offre. Voi siete chiamati - ha detto ai membri della Uildm - ad essere una "palestra" di vita, soprattutto per i giovani, contribuendo a educarli a una cultura di solidarietà e di accoglienza, aperta ai bisogni delle persone più fragili. E questo avviene attraverso la grande lezione della sofferenza: una lezione che viene dalle persone malate e sofferenti e che nessun'altra cattedra può impartire. Chi soffre comprende di più il valore del dono divino della vita, da promuovere, custodire e tutelare dal concepimento fino al tramonto naturale».

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