mercoledì 12 giugno 2019
Prosegue il nuovo ciclo di meditazioni sugli Atti degli Apostoli. «Anche noi abbiamo bisogno di riscoprire la bellezza di essere testimoni del Risorto, uscendo dagli atteggi autoreferenziali»
Il Papa ha salutato i fedeli prima dell'inizio dell'udienza (Ansa)

Il Papa ha salutato i fedeli prima dell'inizio dell'udienza (Ansa)

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Sul modello della comunità degli apostoli, la Chiesa sia sempre unita e i suoi membri in comunione gli uni con gli altri come ha insegnato Gesù. È questo il messaggio consegnato stamani dal Papa ai fedeli durante l'udienza generale del mercoledì, nella quale il Pontefice ha proseguito il nuovo ciclo di catechesi sugli Atti degli Apostoli, incentrando la sua meditazione sul tema: «Fu associato agli undici apostoli». IL TESTO INTEGRALE

Giuda si era isolato dal gruppo per orgoglio

Il viaggio del Vangelo raccontato negli Atti degli Apostoli, ricorda il Papa, comincia dalla Resurrezione di Cristo. I discepoli sono in una stanza con Maria: la Chiesa appare fin dall’inizio come una comunione, un gruppo unito. Manca solo Giuda e il suo posto deve essere preso da un altro.

Giuda alla vita aveva preferito la morte. «Aveva iniziato già prima a isolarsi, ad attaccarsi al denaro fino a strumentalizzare i poveri, fino a permettere al virus dell’orgoglio di infettargli mente e cuore». Giuda «aveva ricevuto grazia di far parte del gruppo degli intimi di Gesù ma ha preteso di salvare da sé la propria vita, ha smesso di appartenere col cuore a Gesù e si è posto al di fuori della comunione con lui e con i suoi». Con il prezzo del suo delitto ha affittato un terreno che non ha prodotto frutti, ha è stato intriso di sangue. «Gli altri undici scelgono invece la vita e la benedizione, diventano responsabili nel farla fruire a loro volta nella storia, di generazione in generazione, dal popolo d'Israele alla Chiesa».

Giuda viene sostituito: la comunità deve ricostituirsi

Dinanzi all’abbandono di uno dei Dodici è necessario che il suo incarico passi a un altro. «Chi? Pietro indica i requisiti: il nuovo membro deve essere stato un discepolo di Gesù dall’inizio, fin dal battesimo nel Giordano». Occorre ricostituire il gruppo. «Due sono i candidati: Giuseppe Barsaba e Mattia». Tutta la comunità prega che il Signore mostri quale dei due ha scelto. Attraverso la sorte il Signore indica Mattia. «Si ricostituisce così il corpo dei Dodici segno della comunione».

Nella comunità cristiana «unità e libertà da se stessi»

I Dodici manifestano negli Atti degli Apostoli lo stile del Signore, sono i testimoni accreditati dell’opera di salvezza di Cristo. «Anche noi abbiamo bisogno di riscoprire la bellezza di essere testimoni del Risorto, uscendo dagli atteggi autoreferenziali, rinunciando a trattenere i doni di Dio e non cedendo alla mediocrità». Nel Dna della comunità cristiana, ha detto il Papa ci sono «l'unità e la libertà da se stessi, che permettono di non temere la diversità, di non attaccarsi alle cose e ai doni e di diventare martiri cioè testimoni luminosi del Dio vivo e operante nella storia».

Nuovo richiamo del Papa contro l'aborto

Salutando i pellegrini di lingua polacca, che domenica scorsa hanno partecipato ai Cortei per la vita, Francesco ha ribadito l'invito a pregare perché sempre sia rispettata la vita umana, dal concepimento alla morte naturale. «La vita è sacra perché è dono di Dio - ha detto il Papa -. Siamo chiamati a difenderla e servirla già dal concepimento nel grembo materno fino all'età avanzata, quando è segnata dall'infermità e dalla sofferenza. Non è lecito distruggere la vita, renderla oggetto di sperimentazioni o false concezioni. Vi chiedo di pregare affinché sia sempre rispettata la vita umana».

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