mercoledì 5 aprile 2017
Il Pontefice ha ringraziato il cardinale e la comunità per l'entusiasmo delle fede e il calore dell'accoglienza. Il cardinale: a San Vittore il momento più toccante
Papa Francesco scrive a Scola: giornata indimenticabile
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La visita a Milano e Monza del 25 marzo scorso è stata per il Pontefice "una indimenticabile giornata di preghiera, di dialogo e di festa", durante la quale ha vissuto "momenti di grande comunione" con la comunità diocesana "sperimentando l'entusiasmo della fede e il calore dell' accoglienza dei milanesi". Per questo Papa Francesco ha scritto una lettera all'arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, per esprimere riconoscenza "per lo spirito con cui sono stati vissuti i vari incontri, come anche per l'organizzazione che ha consentito la partecipazione di tutti e ha dato modo, specialmente ai giovani e agli adolescenti, di esprimere la loro gioia e la loro vivacità contagiosa". "Sono grato anche - ha aggiunto il Papa - per il sincero affetto manifestato da diverse realtà ecclesiali e civili, come pure dai singoli fedeli: tutto ciò è segno di amore alla Chiesa".

Per il cardinale Scola il momento più emozionante della visita di papa Francesco è stato "quello in cui, al carcere di San Vittore, è arrivato al cuore dei detenuti, colpendomi per il modo con cui giustificava la sua presenza in quel luogo". Scola ha raccontato alcuni aspetti di quella visita oggi a margine della Festa del Perdono, ricorrenza che dal 1459 si celebra ogni anno dispari per concedere l'indulgenza plenaria eper raccogliere donazioni a favore dell'antico Ospedale Maggiore, oggi Policlinico di Milano. Il cardinale, che dell'Ospedale è anche parroco, ha ricordato dell'incontro col Papa a San Vittore in particolare "il modo con cui si è rivolto ai carcerati, dicendo che ciascuno di loro era un Gesù dal cuore ferito. È così che arriva al cuore della gente, e ho visto molti detenuti piangere e commuoversi alle sue parole". Scola ha ricordato poi l'incontro con i cresimandi a San Siro. "Quando era sul palco dello stadio di San Siro, ho notato che Papa Francesco parlava a 80mila persone come se avesse attorno 8 o 10 nipotini. È questo il suo dono, quello di parlare dritto al cuore delle persone".

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