L'accoglienza delle autorità (Ansa)
ore 12.30
Papa Francesco ha pubblicamente riconosciuto a Dublino, nel suo primo discorso, rivolto alle autorità , la società civile e il corpo diplomatico al Dublin Casle,"il fallimento delle autorità ecclesiastiche, vescovi, superiori religiosi, sacerdoti e altri, nell'affrontare adeguatamente questi crimini ripugnanti". Quanto è accaduto, ha affermato, "ha giustamente suscitato indignazione e rimane causa di sofferenza e di vergogna per la comunità cattolica". "Io stesso - ha scandito - condivido questi sentimenti".
Nel primo discorso di questo viaggio, il Papa ha ricordato che Benedetto XVI non risparmiò parole per riconoscere la gravità della situazione e domandare che fossero prese misure veramente evangeliche, giuste ed efficaci in risposta a questo tradimento di fiducia". "Il suo intervento franco e deciso continua a servire da incentivo - ha scandito - agli sforzi delle autorità ecclesiali per rimediare agli errori passati e adottare norme stringenti volte ad assicurare che non accadano di nuovo".
"Nella Lettera la Popolo di Dio ho scritto che la Chiesa deve eliminare questo flagello ad ogni costo", ha ribadito il Papa, invocando il perdono di questo Paese di grande tradizione cattolica, ma oggi assai critico verso la Chiesa a causa della mancata risposta della gerarchia locale al fenomeno gravissimo (e purtroppo ampiamente diffuso) degli abusi sessuali compiuto da ecclesiastici su minori e persone indifese.
"Ogni bambino - ha ricordato il Papa - è un dono prezioso di Dio da custodire, incoraggiare perché sviluppi i suoi doni e condurre alla maturità spirituale e alla pienezza umana. La Chiesa in Irlanda ha svolto, nel passato e nel presente, un ruolo di promozione del bene dei bambini che non può essere oscurato". "È mio auspicio - ha poi assicurato Francesco - che la gravità degli scandali degli abusi, che hanno fatto emergere le mancanze di tanti, serva a sottolineare l'importanza della protezione di minori e adulti vulnerabili da parte dell'intera società". "In questo senso- ha concluso - siamo tutti consapevoli dell'urgente necessità di offrire ai giovani un saggio accompagnamento e valori sani per il loro cammino di crescita".
IL DISCORSO ALLE AUTORITA' di Stefania Falasca
Nel suo discorso anche il Taoiseach, il primo ministro, Leo Varadkar ha fatto riferimento agli abusi. «A volte in passato abbiamo fallito. Ci sono “aspetti oscuri” della storia della Chiesa cattolica... e
ricordiamo il modo in cui i fallimenti della Chiesa e dello Stato e della società in generale hanno creato un’eredità amara e ferita per così tanti, lasciando un'eredità di dolore e sofferenza».
«È una storia di dolore e vergogna - ha aggiunto il primo ministro -. Al posto della carità cristiana, del perdono e della compassione, troppo spesso c'erano giudizio, severità e crudeltà, in particolare, nei confronti delle donne e dei bambini e degli emarginati. Le Case della Maddalena, le case per madri e bambini, le scuole industriali, le adozioni illegali e gli abusi clericali di bambini sono macchie sul nostro Stato, sulla nostra società e anche sulla Chiesa cattolica. Le ferite sono ancora aperte e c'è molto da fare per ottenere giustizia, verità e guarigione per le vittime e i sopravvissuti. Santo Padre, io le chiedo di usare il suo ufficio e la sua influenza per assicurare che questo sia fatto qui in Irlanda e in tutto il mondo».
ore 11.30
Papa Francesco è arrivato a Dublino alle 11.30, dopo un viaggio di due ore da Fiumicino alle 8.30, per partecipare al IX Incontro mondiale delle famiglie. "È la mia seconda festa delle famiglie dopo quella di
Filadelfia - ha detto il Papa in aereo ai giornalisti - . Mi piace questo, sono contento di partecipare a
questi incontri". E "sono contento di tornare dopo 38 anni in Irlanda, dove sono stato tre mesi per praticare l'inglese".
Un altro argomento affrontato in aereo è la vicenda di padre Juan Viroche, il parroco di La Florida e Delfin Gallo, sobborghi di Tucuman in Argentina, trovato impiccato nella sua chiesa il 4 ottobre del 2016, con segni inequivocabili di percosse sul corpo e danni alle suppellettili che lasciavano capire che ci fosse stata una colluttazione. La morte, avvenuta dopo l'annuncio del sacerdote di aver raccolto le prove per denunciare alcuni personaggi (vicini al potere locale) che riteneva colpevoli di aver avviato delle ragazze minorenni alla prostituzione nei night club, è stata rapidamente archiviata come suicidio dalla magistratura di Tucuman. "Non dobbiamo avere paura. Ci sono state versioni contraddittorie su questo fatto. È
bene che si indaghi per sapere cosa è successo", ha confermato papa Francesco rispondendo all'inviato dell'Agi che gli chiedeva se ritenesse opportuna l'iniziativa di una nuova "Giornata Viroche" (la terza) da celebrarsi a Roma per chiedere giustizia a due anni da quella morte. "Andate avanti, non bisogna avere paura della verità", ha ripetuto il Papa. LA VICENDA DI PADRE VIROCHE (Capuzzi e Scavo)
Venerdì la visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore
Venerdì pomeriggio il Papa è andato a pregare nella Basilica di Santa Maria Maggiore, come ci ha abituato a fare prima e dopo ogni viaggio apostolico fuori dall’Italia. E alla Salus Populi Romani, ha affidato anche questo viaggio che lo vedrà impegnato per due giorni in terra irlandese.
La gran parte della mattina in terra irlandese sarà occupata dalla visita di cortesia al presidente della Repubblica e all’incontro con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico.
Alle 16.30 la visita alla Cattedrale di St. Mary e un’ora dopo la visita privata al centro di accoglienza per famiglie senzatetto.
Alle 20.45 sarà al Croke Park Stadium per la «Festa delle famiglie», primo dei due appuntamenti con i partecipanti all’Incontro mondiale.
Nel corso della visita incontrerà anche alcune vittime di abusi sessuali.