venerdì 17 febbraio 2017
L'emozione della comunità romana raccontata da don Francesco Rondinelli, diventato cinque mesi fa parroco della comunità a Ponte di Nona: quando lo ho detto ai parrocchiani sono rimasti senza parole
Domenica il Papa visita la parrocchia di Ponte di Nona
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«Ogni parroco sogna che la sua comunità riceva la visita del Papa, ma non ci avrei mai sperato, mi sembrava un desiderio impossibile da realizzare, tanto meno a pochi mesi dalla mia nomina. Quando il cardinale mi ha chiamato, hanno iniziato a tremarmi le gambe e ho provato una gioia difficile da esprimere a parole».
È emozionato don Francesco Rondinelli, diventato cinque mesi fa parroco a Ponte di Nona, nella comunità dove domenica 19 febbraio, alle 16, arriva papa Francesco.


Altrettanto gioiosa è stata la reazione della comunità parrocchiale Santa Maria Josefa del Cuore di Gesù che, alla notizia, ha impiegato qualche istante prima di assimilare l'annuncio di don Francesco. «Per qualche secondo mi hanno guardato ammutoliti - racconta il parroco - poi è esplosa la gioia. L'aspetto che più mi ha commosso è che tutti, anche chi ha qualche piccolo acciacco fisico, hanno offerto il loro aiuto per preparare un'accoglienza perfetta».

Santa Maria Josefa del Cuore di Gesù è una chiesa di recente costruzione. La prima Messa è stata celebrata dall'allora cardinale vicario Camillo Ruini il 27 gennaio 2001. Un vanto della parrocchia è il centro Caritas dove una ventina di volontari distribuiscono pacchi viveri a oltre 200 famiglie aiutando così oltre 600 persone. «Il tasso di povertà è molto alto nel quartiere - spiega ancora don Francesco - non c'è lavoro e noi facciamo il possibile».

Ad accogliere il Papa nella parrocchia di Ponte di Nona ci sono il cardinale vicario Agostino Vallini, il vescovo ausiliare del settore Est, Giuseppe Marciante, il parroco don Francesco Rondinelli, il viceparroco don Luca Bazzani.


È la tredicesima visita di papa Bergoglio in una parrocchia della diocesi di Roma, la seconda in poco più di un mese: il 15 gennaio scorso, infatti, ha visitato Santa Maria a Setteville, nel Comune di Guidonia.

Il programma prevede, subito dopo l'arrivo del Pontefice, un incontro con i bambini e i ragazzi del catechismo e con il gruppo giovani nel teatro parrocchiale, poi con i malati, quindi con le famiglie e gli operatori del centro Caritas.
Prima di presiedere la Messa, il Papa confessa quattro parrocchiani.


Va ricordato inoltre che san Giovanni Paolo II incontrò questa comunità il 16 dicembre 2001: celebrò la Messa e donò alla parrocchia un Crocifisso, oggi posto sull'altare, e una tela raffigurante “La Pietà”.



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