lunedì 3 dicembre 2018
Il discorso rivolto agli studenti stranieri ospiti ad Arezzo di "Rondine-Cittadella della pace". «Togliere la guerra dalla storia dell'umanità»
Foto Vatican News

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"Servono leader con una nuova mentalità. Non sono leader di pace quei politici che non sanno dialogare e confrontarsi: un leader che non si sforza di andare incontro al 'nemico', di sedersi con lui a tavola, come fate voi, non può condurre il proprio popolo verso la pace". Questa l'analisi di papa Francesco nel discorso rivolto questa mattina agli studenti stranieri ospiti ad Arezzo di "Rondine-Cittadella della pace".

"Siete già voi quei giovani leader che nell'Appello chiedete agli Stati e ai popoli di impegnarsi a formare insieme! Ci chiedete di aderire al vostro Appello. Da parte mia, lo farò, e domando ai Capi di Stato e di Governo di fare altrettanto", ha poi continuato il Papa riferendosi all'appello che verrà presentato dai ragazzi di "Rondine" il 10 dicembre prossimo al Palazzo di Vetro dell'Onu, in occasione del settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.

"La vostra voce, debole, ma forte della speranza e del coraggio della giovinezza, possa essere ascoltata", ha auspicato con forza il Pontefice.

"Possiate contribuire ad abbattere i muri più alti, a costruire ponti e a spazzare via i confini invalicabili, retaggio di un mondo che sta finendo. Avete superato le barriere più dure, quelle interne a ciascuno di voi, dissolvendo l'inganno del nemico, e vi siete stupiti di voi stessi quando avete riaperto i confini bloccati dalle guerre. Non perdete mai lo stupore e l'umiltà", ha chiesto ancora il Papa per il quale "la povertà, in senso negativo, e la guerra sono collegate in un circolo vizioso che uccide le persone, alimenta sofferenze indicibili e sparge un odio che non si ferma".

"Scegliendo di dedicarvi ai giovani, voi - ha scandito Francesco - vi impegnate anche a combattere la povertà e costruire la pace, come opera di giustizia e di amore. La pace infatti è responsabilità di ciascuno", e "con gli sforzi di tutti dobbiamo togliere definitivamente la guerra dal pianeta e dalla storia dell'umanità".

Rondine peraltro ha sede a pochi passi dal santuario francescano de La Verna, il luogo dove il Poverello ricevette le stimmate. "La Pira - ha ricordato in proposito papa Bergoglio - scriveva che La Verna è 'il trampolino di lancio per le imprese di pace'. Su quel monte è custodito un mistero di dolore e di amore trasfigurante e voi, che avete elaborato il Metodo Rondine per la trasformazione creativa dei conflitti, lassù ricevete continua ispirazione per progredire a servizio del bene comune".

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