sabato 1 aprile 2017
Il vescovo di Carpi racconta l'attesa e la trepidazione della città per l'arrivo di Francesco.
«Ci vorrà un camion per portare a Roma tutti i regali arrivati per il Papa»
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Il grande giorno è arrivato. Carpi il 2 aprile ospita papa Francesco per una visita pastorale a sorpresa. Segno di vicinanza del vescovo di Roma a questo lembo d’Emilia duramente colpito dal terremoto del 2012. Segno di speranza per tutte le popolazioni – come quelle dell’Italia centrale - che hanno subito lo stesso trauma. A cinque anni dal sisma infatti, grazie alla alla «laboriosità» della popolazione e alla «sinergia positiva» tra le varie autorità – ha sottolineato il vescovo Francesco Cavina – il territorio ha saputo rialzarsi. Simbolo di questa rinascita, sabato scorso, è stata la riapertura al culto della cattedrale, officiata dal cardinale segretario di stato vaticano Pietro Parolin.

Monsignor Cavina ha ribadito il «carattere familiare» voluto dal Papa con la messa aperta a tutti, e senza posti riservati se non per disabili e cresimandi, nella bella e grande piazza Martiri. E ha sottolineato l’importanza della tappa a Mirandola, nella Bassa particolarmente colpita dal sisma, dove la ricostruzione – a partire dal Duomo - ancora non è stata completata. Alcuni «centri storici», come quello di Mirandola, ha spiegato, sono ancora «desolati», e sarà una «consolazione» quando torneranno ad essere vivibili per i cittadini.


Cavina ha anche informato che sono già arrivati tantissimi doni per il Papa («ci vorrebbe un camion per portarli tutti a Roma») e ha segnalato la significativa presenza, tra le persone che porteranno le offerte all’altare, di una giovane profuga salvata dal giro della prostituzione grazie all’opera della Comunità Papa Giovanni XXIII. Una delle tre prime pietre che Papa Francesco benedirà per altrettante nuove opere della diocesi - quella della Casa degli esercizi spirituali di Sant’Antonio in Mercadello – proviene poi da una delle più belle chiese della Piana di Ninive, quella dell’Immacolata a Qaraqosh.
La visita di oggi si svolge poi in un giorno particolare, il 2 aprile. Lo ricorda don Ermanno Caccia, direttore del settimanale diocesano Notizie. Nel suo editoriale per il numero speciale con cui si dà il “Benvenuto” a Francesco ricorda infatti che «il grande giorno della festosa accoglienza» del Pontefice cade proprio della ricorrenza della «nascita al cielo di un altro grande Papa, San Giovanni Paolo II».




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