sabato 12 gennaio 2019
Il Papa ha ricevuto in Vaticano, in udienza privata, i consiglieri di Pax Christi. Al centro del dialogo, l'educazione alla pace, e la messa al bando delle armi nucleari
Il Papa a Pax Christi: proseguire sulla via del disarmo nucleare
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La storia e l'impegno di Pax Christi al servizio della pace, l'educazione alla pace nelle scuole, nelle carceri, soprattutto minorili, il tema del disarmo, la preoccupazione per la riluttanza dell'Italia a firmare l'accordo sulla messa al bando delle armi nucleari, i
contesti di guerra dalla Siria alla Palestina e le sofferenze patite dai bambini: è stato un dialogo aperto quello dei consiglieri di Pax Christi con il Papa che oggi li ha ricevuti in udienza.

"Quando ho toccato le armi nucleari - ha detto il presidente, mons. Giovanni Ricchiuti, a Vatican News -, ha ricordato il discorso che ha tenuto agli Ambasciatori qualche giorno fa: 'Io nel discorso ho usato una parola molto molto pesante. Ho detto che 'l'uso e il possesso di armi nucleari è immorale. E ha confermato: 'L'ho messa io questa parolà, ancora sottolineando come la Chiesa oggi, la profezia della Chiesa sulla pace, non può che essere una profezia coraggiosa, audace, che accetta i rischi anche dell'andare controcorrente. E ci ha confidato: 'Io ho parlato ma so che non sono ascoltato da tutti. Però la Chiesa non può tacere".

Francesco ha incoraggiato Pax Christi ad insistere sui temi dell'educazione alla pace, a proseguire sulla strada dell'insegnamento e della testimonianza della pace, definendola molto importante accanto a tutte le iniziative, i comunicati, le prese di posizione sul tema. In merito alla buona politica e alla responsabilità di governanti e cittadini a fare la pace in un clima di reciproca fiducia, il Pontefice, ha proseguito mons. Ricchiuti - ci ha esortati all'arte della mediazione: "Il Papa ci ha detto che
dobbiamo imparare molto anche noi, anche nella Chiesa, come parliamo. E dobbiamo insegnare l'arte della mediazione: i
conflitti si superano solo attraverso itinerari di mediazione.

Ecco lui ha usato la parola, compromesso scherzando con uno dei consiglieri, ha detto: 'Il compromesso in spagnolo non è
come il compromesso in italiano. È proprio il venire a dialogare. È proprio uno che fa un passo in avanti e l'altro che fa un passo indietro, per mediare. Ecco - ha aggiunto - io ho usato questa parola perché in spagnolo significa proprio questo: l'arte di tessere un discorso di relazione, di mediazione, di incontro delle posizioni, per superare un po' i conflitti"

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