lunedì 8 maggio 2017
Siate sempre misericordiosi e parlate semplice, ai cuori, non siate chierici di Stato ma pastori: così il Papa rivolto ai 10 nuovi sacerdoti, sei della diocesi di Roma
Francesco ai nuovi sacerdoti: «Non siate chierici di Stato ma pastori»
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Siate sempre misericordiosi e parlate semplice, ai cuori, non siate chierici di Stato ma pastori: così il Papa rivolto ai 10 nuovi sacerdoti, sei della diocesi di Roma, ordinati stamane durante la Santa Messa, presieduta nella Basilica di San Pietro, nella Giornata di preghiera per le vocazioni, celebrata come è tradizione, nella IV domenica di Pasqua, detta del “Buon Pastore”. Tra i concelebranti il cardinale Vicario Agostino Vallini. Ad accompagnare il rito, i Cori della Cappella Sistina e della diocesi di Roma, diretti dai maestri Palombella e Frisina.


Sono stati scelti da Gesù per continuare “la sua personale missione di maestro, sacerdote e pastore”. Ha ricordato il Papa la missione dei presbiteri, poi ha chiarito:

“Sono stati eletti dal Signore Gesù non per fare carriera, ma per fare questo servizio”.

Primo invito di Francesco ai nuovi sacerdoti:

“Leggete e meditate assiduamente la Parola del Signore per credere ciò che avete letto, insegnare ciò che avete appreso nella fede, vivere ciò che avete insegnato”.

Poi un consiglio diretto:

“Non fate omelie troppo intellettuali ed elaborate: parlate semplice, parlate ai cuori. E questa predica sarà vero nutrimento”.

E “anche sia gioia e sostegno ai fedeli – ha detto il Papa ai nuovi sacerdoti - il profumo della vostra vita, perché la parola senza l’esempio di vita non serve”:


“Meglio tornare indietro. La doppia vita è una malattia brutta, nella Chiesa”.

“Riconoscete dunque ciò che fate” e “imitate ciò che celebrate”, ha sottolineato ancora Francesco.

“Un presbitero che ha studiato forse tanta teologia e ha fatto una, due, tre lauree ma non ha imparato a portare la Croce di Cristo, non serve. Sarà un buon accademico, un buon professore, ma non un sacerdote”.

Quindi un appello accorato:
Per favore, vi chiedo in nome di Cristo e della Chiesa, di essere misericordiosi. Sempre. Non caricare sulle spalle dei fedeli pesi che non possono portare, neppure voi. Gesù rimproverò a questi, a questi dottori e li chiamò ipocriti.
Tra i compiti del sacerdote evidenziati dal Papa, uno “forse noioso, anche doloroso” è “quello di andare a trovare gli ammalati”:

“Fatelo, voi. Sì, sta bene che vadano i fedeli laici, i diaconi, ma non lasciate di toccare la carne di Cristo sofferente negli ammalati: questo santifica voi, vi avvicina al Cristo”.


Infine un richiamo:

“Siate gioiosi, mai tristi. Gioiosi. Con la gioia del servizio di Cristo, anche in mezzo alle sofferenze, alle incomprensioni, ai propri peccati”.


Sull’esempio del Buon Pastore, “che non è venuto per essere servito ma per servire”:


“Per favore, non siate signori, non siate chierici di Stato, ma pastori: pastori del popolo di Dio”.

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