martedì 2 dicembre 2014
«​Qui e oggi, assumiamo l’impegno comune di fare tutto il possibile, all’interno delle nostre comunità di credenti e all’esterno di esse, per ridare la libertà a chi è vittima di schiavitù o di tratta di esseri umani, restituendo loro speranza nel futuro. Oggi abbiamo la possibilità, la consapevolezza, la saggezza, i mezzi innovativi e le tecnologie necessarie a raggiungere questo obiettivo umano e morale».
COMMENTA E CONDIVIDI
Noi firmatari siamo oggi qui riuniti per un’iniziativa storica volta ad ispirare azioni spirituali e pratiche da parte di tutte le religioni del mondo e delle persone di buona volontà per eliminare per sempre la schiavitù moderna entro il 2020. Agli occhi di Dio*, ogni essere umano, ragazza o ragazzo, donna o uomo, è una persona libera, destinata a esistere per il bene di ognuno in eguaglianza e fraternità. Le diverse forme di schiavitù moderna, come la tratta degli esseri umani, il lavoro forzato e la prostituzione, il traffico di organi e qualsiasi altra pratica contraria ai concetti fondamentali di uguaglianza, libertà e pari dignità di ogni essere umano, deve essere considerata Crimine contro l’umanità. Qui e oggi, assumiamo l’impegno comune di fare tutto il possibile, all’interno delle nostre comunità di credenti e all’esterno di esse, per ridare la libertà a chi è vittima di schiavitù o di tratta di esseri umani, restituendo loro speranza nel futuro. Oggi abbiamo la possibilità, la consapevolezza, la saggezza, i mezzi innovativi e le tecnologie necessarie a raggiungere questo obiettivo umano e morale. *Il Grande Imam di Al Azhar usa la parola “religioni”. La dichiarazione è stata firmata da Papa Francesco, dal dottor Justin Welby, arcivescovo di Canterbury e primate anglicano, dal metropolita Emmanuele di Francia (in rappresentanza del patriarca ecumenico Bartolomeo I), dai rabbini Abraham Skorka e David Rosen, da Abdalla Abbas Soliman (in rappresentanza Mohamed Ahmed El-Tayeb, grand imam of Al-Azhar che è il Vaticano dei sunniti) e dall'ayatollahMohammad Taqi al-Modarresi Sheikh Naziyah Razzaq Jaafar (inrappresentanza dell'ayatollah Sheikh Basheer Hussain al NajafiSheikh Omar Abboud) da Datuk K Sri Dhammaratana, leader degliHara Krishna arrivato dalla Malesia, dalla santona indiana MataAmritanandamayi, presidente del Math Mam da lei stessa fondato,e dal venerable Bhikkhuni Thich Nu Chan Khong rappresentantedello Zen Master Thich Nhat Hanh, poeta e pacifista vietnamistache Martin Luter King propose per il Nobel della pace nel 1967.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: