lunedì 4 dicembre 2017
Nella prima domenica dell'Avvento il Papa ha ricordato il recente viaggio apostolico e ha parlato del significato del tempo di preparazione per i Natale. Una preghiera per l'Honduras
Il Papa all'Angelus domenicale (Ansa)

Il Papa all'Angelus domenicale (Ansa)

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Il Papa ieri all'Angelus ha ricordato il viaggio apostolico in Myanmar e Bangladesh, conclusosi sabato sera. Ha quindi inviato a riflettere, nella prima domenica di Avvento, sul significato del tempo di preparazione al Natale. Infine ha ricordato le sofferenze del popolo dell'Honduras.

«Porto nel cuore i volti di Myanmar e Bangladesh»

«Cari fratelli e sorelle - ha detto il Pontefice - questa notte sono rientrato dal viaggio apostolico in Myanmar e Bangladesh. Ringrazio tutti coloro che mi hanno accompagnato con la preghiera, e invito ad unirsi al mio rendimento di grazie al Signore, che mi ha concesso di incontrare quelle popolazioni, in particolare le comunità cattoliche, e di essere edificato dalla loro testimonianza». «È impresso in me il ricordo di tanti volti provati dalla vita, ma nobili e sorridenti. Li porto tutti nel cuore e nella preghiera» ha aggiunto Francesco.

Il tempo di Avvento ci insegna a vivere sereni

Il Papa ha centrato la breve riflessione, nella prima domenica di Avvento, tempo dell'attesa, sull'importanza di essere vigili e di non lasciarsi scoraggiare. «Non lasciarsi sopraffare dal sonno dello scoraggiamento, della mancanza di speranza, della delusione; e nello stesso tempo respingere la sollecitazione delle tante vanità di cui trabocca il mondo» è la "ricetta" di papa Francesco per vivere in modo sereno. «La persona vigilante - ha spiegato all'Angelus - è quella che accoglie l'invito a vegliare, che fa attenzione è quella che, nel rumore del mondo, non si lascia travolgere dalla distrazione o dalla superficialità, ma vive in maniera piena e consapevole, con una preoccupazione rivolta anzitutto agli altri». «Con questo atteggiamento - ha spiegato Francesco ai fedeli - ci rendiamo conto delle lacrime e delle necessità del prossimo e possiamo coglierne anche le capacità e le qualità umane e spirituali». «La persona attenta - ha aggiunto - si rivolge poi anche al mondo, cercando di contrastare l'indifferenza e la crudeltà presenti in esso, e rallegrandosi dei tesori di bellezza che pure esistono e vanno custoditi».

«Prego per il popolo dell'Honduras»

Il Papa ha infine ricordato le sofferenze del popolo dell'Honduras, in Centro America, dove è stato proclamato lo stato di emergenza in seguito ai disordini legati alle elezioni presidenziali del 26 novembre. Dopo giorni di scontri e vandalismo il governo ha deciso un coprifuoco di 10 giorni per fermare le violenze. Secondo fonti di stampa, sono morte sette persone, almeno una ventina sono rimaste ferite e più di cento sono state arrestate. «Nella mia preghiera ricordo in modo particolare anche il popolo dell'Honduras, perché possa superare in maniera pacifica l'attuale momento di difficoltà» ha detto il Papa.

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