martedì 1 settembre 2020
Viveva nei quartieri popolari di Buenos Aires, in Argentina
don Basilicio

don Basilicio - Agensir

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Una vittima del Covid-19 nei quartieri popolari di Buenos Aires: un sacerdote che ha dato la vita fino alla fine nelle villas miserias. È padre Basilicio Britez: a lui e alla comunità in lutto per la sua scomparsa, papa Francesco fa arrivare tutto il suo affetto. La vicinanza e la preghiera del Pontefice quindi raggiungono il "popolo di Dio" che vive nelle "villas", i quartieri più poveri di Buenos Aires in Argentina, nel momento di "dolore e tristezza" che sta attraversando per la morte, nei giorni scorsi, di padre Britez, conosciuto e amato col nome di "padre Bachi".

Il parroco di San Rocco Gonzalez e Compagni Martiri del quartiere Almafuerte, noto come Villa Palito, a Buenos Aires, già in uno stato di salute precario, a giugno aveva contratto il coronavirus durante il suo servizio quotidiano tra i malati ed era stato subito ricoverato lottando per tre lunghi mesi, con l'accompagnamento costante della preghiera della sua comunità.

In una lettera datata 30 agosto e indirizzata al vescovo ausiliare di Buenos Aires e delegato della Pastorale de las Villas y barrios de Emergencia, monsignor Gustavo Carrara, Francesco, riferisce Vatican News, fa sentire anche tutto il suo apprezzamento per l'attività quotidiana del sacerdote: "Prego - scrive il Papa - per padre Bachi, per il vostro vescovo, per il popolo fedele a cui ha dedicato la sua vita, per voi e per tutti i Curas villeros", cioè i parroci delle "Villas miserias". "Che Dio vi benedica - conclude la breve lettera - e che la Santa Vergine si prenda cura di voi".

Già il mese scorso Francesco aveva fatto giungere con un video-messaggio la sua vicinanza ai parroci attivi nei quartieri più popolari di Buenos Aires, colpiti dalla pandemia da Covid-19, rivolgendosi in particolare ai sacerdoti infettati, tra cui padre Bachi, per assicurare loro la preghiera. "So che state lottando, con la preghiera e con l'aiuto dei medici", aveva detto il Papa raccomandandosi anche a tutti i fedeli perché ringraziassero Dio "per la loro testimonianza".

Il sacerdote, nato a Villarrica, in Paraguay, nel 1968, figlio di un calzolaio e di una collaboratrice domestica, nel 1971 era arrivato in Argentina, e poco dopo si era trasferito con la famiglia a Villa Palito. Entrato in seminario, era stato ordinato sacerdote nel 1997. Due anni dopo, gli era stata affidata la parrocchia del suo amato quartiere in cui - scrivono i sacerdoti dell'organizzazione dei "curas villeros" - rappresentava proprio un "martire dei poveri". Con loro ha condiviso fino all'ultimo la vita. Anche dopo la diagnosi di Covid-19, padre Bachi aveva dichiarato di voler "giocare la partita", quella di accompagnare la gente in un momento così particolare, non restando tra le "comodità" della sua casa.

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