lunedì 13 maggio 2019
Francesco prega ancora per i sacerdoti e i consacrati e ai fedeli dice: ascoltare la voce di Dio aiuta ad uscire dai percorsi sbagliati e comportamenti egoistici
Il Papa ricorda tutte le mamme, custodi del valore della famiglia
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"In tanti Paesi oggi si celebra la Festa della mamma. Vorrei inviare un caro saluto a tutte le mamme, ringraziandole per la loro preziosa opera nella crescita dei figli e nella tutela dei valori della famiglia". Questo l'augurio alle mamme di Papa Francesco dopo il Regina Coeli.


Francesco si è soffermato sulla Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, incentrata sul tema “Il coraggio di rischiare per la promessa di Dio”. “Seguire Gesù sempre è un rischio ma ci vuole coraggio”, esorta il Pontefice che ha invitato accanto a lui 2 dei 19 sacerdoti, appena ordinati nella Basilica di San Pietro, per impartire la benedizione.

«Mentre saluto con affetto questi neo-presbiteri insieme con i loro familiari e amici, vi invito a ricordare quanti il Signore continua a chiamare per nome, come fece un giorno con gli Apostoli sulla riva del lago di Galilea, perché diventino "pescatori di uomini"».

La riflessione del Regina Coeli muove ancora dal Vangelo di ieri che presenta Gesù come il vero, unico e buon Pastore del Popolo di Dio e insiste sul fatto che il rapporto tra Cristo e il suo gregge è un rapporto di reciproca conoscenza. La sua opera, precisa il Papa, si esplica in alcune azioni: Egli parla, conosce i desideri del cuore, le speranze come i fallimenti e le delusioni, dà la vita eterna, custodisce, ci accoglie e ci ama come siamo con i nostri pregi e i nostri difetti. Ma descritte nel Vangelo, prosegue il Pontefice, ci sono anche azioni, come ascoltare Dio e seguirlo, che riguardano il gregge e mostrano in che modo dobbiamo corrispondere agli atteggiamenti teneri e premurosi del Signore.

Ascoltare e riconoscere la sua voce, infatti, implica intimità con Lui, che si consolida nella preghiera, nell’incontro cuore a cuore con il divino Maestro e Pastore delle nostre anime. Questa intimità rafforza in noi il desiderio di seguirlo, uscendo dal labirinto dei percorsi sbagliati, abbandonando i comportamenti egoistici, per incamminarci sulle strade nuove della fraternità e del dono di noi stessi, ad imitazione di Lui.

Dall’intimità con Dio, conclude il Papa, scaturisce la gioia di seguirlo, lasciandoci condurre nella pienezza della vita eterna. A Maria infine Francesco affida tutti i sacerdoti e i religiosi.

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