sabato 13 gennaio 2018
Ecco i luoghi più significativi che saranno visitati dal Papa durante il viaggio in Cile e Perù
Santuario di padre Alberto Hurtado a Santiago

Santuario di padre Alberto Hurtado a Santiago

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Santuario di padre Alberto Hurtado a Santiago

E’ uno dei grandi “maestri di misericordia” latinoamericani. Il gesuita Alberto Hurtado ha dedicato la vita – all’inizio del Novecento - a servire Dio nel povero. Tanto da dire: “Il povero è Cristo”. La struttura, situata nella zona della Stazione centrale di Santiago, include tre edifici. La parrocchia di Gesù operaio si trova sulla sinistra, l’Hogar de Cristo, centro di accoglienza per gli esclusi, a destra. Al centro, come a volerli unire, il Santuario vero e proprio, di più recente costruzione: risale al 1995, l’anno successivo alla Beatificazione di padre Hurtado. Papa Francesco vi si recherà martedì sera (ora locale): nella cappella dove è custodita la tomba del sacerdote e santo, incontrerà i 145 gesuiti che formano la provincia cilena della Compagnia. Poi, nell’altare maggiore, si riunirà con 400 persone che soffrono varie forme di esclusione economica e sociale.

Fra i mapuche a Temuco

Mercoledì, Bergoglio si recherà a Temuco, cuore dell’Araucanía, nella Patagonia cilena. Una regione in cui vi è un’alta concentrazione di nativi, i mapuche, “la gente della terra”. Una comunità numerosa: se ne contano circa 1,6 milioni in tutto il Paese, quasi il 10 per cento della popolazione. La città ha anche avuto il privilegio di ospitare i due poeti Nobel del Paese: Pablo Neruda vi trascorse l’infanzia, mentre Gabriela Mistral insegnò nella scuola che, ora, porta il suo nome. Per la Messa, nella spianata dell’aeroporto di Maquehue, sono attese 400mila persone. Oltre 300 saranno i sacerdoti concelebranti. Un momento importante della celebrazione sarà la “rogativa mapuche”: una preghiera fatta da 23 rappresentanti della comunità secondo il suo stile.

A Iquique, dove si prega danzando

La danza è la forma peculiare in cui si esprime la religiosità del nord del Cile. Ballare per la Vergine de la Tirana, tanto cara alla gente, durante le Messe e le principali celebrazioni, è il più grande omaggio e atto di fede. Francesco avrà un “assaggio” di tale fede di popolo, giovedì quando, prima di proseguire per il Perù, farà tappa a Iquique, nel mezzo del deserto più arido del mondo. Una città crocevia della nuova emigrazione che, dal resto dell’America Latina, si riversa sul Cile in cerca di migliori condizioni di vita e di lavoro. La Messa si svolgerà sulla spiaggia del Lobito. Per l’occasione, la Vergine de la Tirana ha lasciato il Santuario. La sua immagine starà sull’altare, allestito per l’occasione, accanto al Pontefice. All’inizio dell’Eucaristia, ci sarà, come da tradizione, “l’incoronazione della Madonna”, accompagnata dal ballo delle confraternite.

Puerto Maldonado

E’ la porta dell’Amazzonia peruviana. Ma anche l’epicentro di Madre de Diós, regione dove la foresta è stata sterminata dalla fame di metalli dell’uomo e le miniere, spesso, illegali hanno rotto l’equilibrio naturale e sociale, senza produrre ricchezza per i locali. Là papa Francesco incontrerà, venerdì, seimila rappresentanti dei trecento popoli amazzonici. Verranno dall’intera regione – dal Brasile, all’Ecuador, alla Bolivia, oltre ovviamente ai peruviani - per accoglierlo. Un’anticipazione del Sinodo che si aprirà nel 2019 nonché uno dei momenti clou di questo pellegrinaggio bergogliano. Al termine, Francesco pranzerà con 15 leader delle comunità. Un gesto di grande attenzione per i nativi, spesso “scartati” in base a una miope visione di progresso. E un messaggio potente per ricordare che la sopravvivenza dell’Amazzonia, e delle sue genti, sono una necessità vitale per il mondo.

Quartiere di Buenos Aires a Trujillo

Ha lo stesso nome ma ha poco in comune con la maestosa e labirintica capitale dell’Argentina. Buenos Aires è uno dei quartieri più poveri di Trujillo. E anche quello che più di ogni altro ha sofferto le conseguenze del cambiamento climatico. I 30mila residenti, in condizioni precarie, sono stati messi a dura prova, a marzo, dalle inondazioni prodotte da El Niño, causato dal riscaldamento dell’Oceano. Oltre 11mila famiglie hanno subito danni, in 3mila hanno perso la casa. Sabato, il giorno prima di compiere 75 anni di fondazione, il quartiere accoglierà Francesco. Al termine della Messa sul litorale del Huanchaco, il Pontefice percorrerà la Avennida Libertad, che verrà ribattezzata “Papa Francesco”. E raggiungerà la piazza principale per un incontro con gli abitanti.

Santuario de Las Nazarenas e Cattedrale di Lima

E’ lo scrigno della fede del popolo peruviano. Nel Santuario de Las Nazarenas, a Lima, è custodita l’immagine del Señor de los Milagros, dipinta nel XVII secolo, il Cristo Morado (Cristo nero), Patrono del Paese. Domenica, nell’ultima giornata in Perù, Bergoglio vi si recherà per celebrare la Messa con oltre 550 religiose di clausura. Poi proseguirà per l’Angelus, nella Plaza de Armas. Francesco dedicherà anche un momento di orazione alle reliquie dei santi peruviani - Rosa, Martín de Porras, Toribío de Mongrovejo, Francisco Solano e Juan Masías, contenute nella Cattedrale. Con questi, il Pontefice ha un legame d’affetto speciale. Anche in un recente messaggio li ha indicati come la più preziosa riserva morale del Perù del presente e del futuro.

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