Pomezia, ordigno esplode sotto l'auto del giornalista Ranucci
di Redazione
Solidarietà trasversale dal mondo della politica. Meloni: ferma condanna
L'auto di Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report, e quella di sua figlia sono esplose e sono state completamente avvolte dalle fiamme nel corso della notte. Le vetture erano parcheggiate davanti casa del giornalista a Campo Ascolano, alle porte di Roma. Sui suoi profili social, Report fa esplicito riferimento all'esplosione di "un ordigno piazzato sotto l'auto del giornalista" e che la potenza della deflagrazione avrebbe potuto uccidere. Danneggiata anche una casa nei pressi.
"Sono in auto con la scorta dei carabinieri e sto andando a denunciare quanto accaduto" ha spiegato all'Ansa stamattina Ranucci dopo l'esplosione della sua auto davanti al cancello di casa, che ha danneggiato anche quella della figlia. "Lei ha posteggiato la sua auto ed è passata da lì venti minuti prima dell'accaduto - fa sapere ancora il conduttore -. Sembra che si tratti di un ordigno rudimentale, ma ora bisogna vedere la natura dell'esplosivo. Con tutte le minacce che riceviamo non è semplice risalire alla matrice"
I pm dell'antimafia di Roma indagano su quanto avvenuto. Al momento il pm della Dda Carlo Villani- coordinato dall'aggiunto Ilaria Calò- procede per danneggiamento con l'aggravante del metodo mafioso in attesa di ricevere le prime informative dalle forze dell'ordine intervenute.
Solidarietà al giornalista è arrivata da diversi esponenti del governo e delle opposizioni. La premier Giorgia Meloni in una nota ha espresso piena solidarietà al giornalista e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito. "La libertà e l'indipendenza dell'informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere".
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