giovedì 17 ottobre 2013
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L’iniziativa europea «UnodiNoi» ha fatto centro. Superata la soglia minima fissata dalla normativa (1 milione), raggiunta la soglia di sicurezza (un milione e 200mila adesioni) che tiene conto di errori materiali e di compilazione delle schede, ha scavalcato il milione e 300mila firme e veleggia verso il milione e mezzo. È un grande risultato, perfino inaspettato, che ha dei risvolti ancora più positivi: per la prima volta i pro life di tutta Europa si sono conosciuti, incontrati, hanno imparato a collaborare ad un progetto unico e gettano le basi di un coordinamento stabile che raccolga l’eredità di «UnodiNoi».L’Italia in particolare ha fatto molto. È il Paese promotore ed il Paese che ha raccolto la gran parte delle firme. Anche il Forum e le sue associazioni hanno dedicato particolare impegno a questa campagna, a livello nazionale e locale, consapevoli che la tutela della dignità della vita umana è parte integrante della difesa della famiglia. E che l’Europa non può essere solo quella dello spread e della Banca Europea, ma deve tornare ad essere la culla della vita e della dignità di ogni persona. Ormai la campagna è agli sgoccioli. Chiusa la raccolta su carta resta aperta la raccolta di adesioni elettroniche che potranno invece essere sottoscritte fino alla Mezzanotte dell’1 novembre. Due settimane, dunque. Ma due settimane di fondamentale importanza perché, superati gli sbarramenti normativi, ora c’è da superare gli sbarramenti "politici". Il numero delle adesioni segnerà il peso delle richieste e la loro accettazione o il loro rifiuto da parte delle Istituzioni comunitarie.Ecco perché è della massima importanza che in questi giorni tutti si dia il massimo in questa volata finale. Vi propongo un impegno: ognuno di noi porti un amico, un parente, un collega davanti al computer (www.firmaunodinoi.it) per farlo firmare. Basterebbe che ogni lettore di Avvenire lo lo facesse per aggiungere almeno centomila adesioni. Basterebbe che ognuna delle famiglie del Forum lo facesse per raddoppiare o triplicare le firme raccolte finora. Un sogno? Forse, ma l’impegno sarà comunque importante e premiato dai risultati.La possibilità di coronare questo sogno, impensabile all’inizio per chi conosce la situazione europea e le pressioni inimmaginabili delle lobby anti-vita sulle Istituzioni, dipende anche da quante firme raccoglieremo in questi giorni: faranno la differenza. Il riconoscimento dell’umanità di ogni essere umano, senza se e senza ma, dipenderà da quest’ultimo sforzo.Per questo "dai, porta un amico…".
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