domenica 15 maggio 2016
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L a testimonianza della fede, unico criterio che definisce in modo autentico l’essere santi, è una chiamata universale, è l’abbraccio dell’amore di Dio per ogni uomo. Oggi la Chiesa, nella solennità della Pentecoste, celebra proprio questo destino comune che supera ogni confine. Nelle sue radici la Pentecoste è una festa della gioia, l’avvio del tempo della mietitura e la memoria del solenne momento in cui Dio fece il suo dono più prezioso: le tavole della legge. Il Nuovo Testamento narra della discesa dello Spirito Santo sui discepoli a Gerusalemme e il loro invio nel mondo. Il messaggio è chiaro: i credenti sono i portatori del dono più importante per l’umanità intera, il messaggio del Risorto. Se sapranno portarlo ai quattro angoli del pianeta, fin nelle periferie esistenziali, saranno davvero santi. Altri santi. Sant’Achilleo il Taumaturgo, vescovo (III-IV sec.); sant’Isidoro l’Agricoltore, laico (1080-1130). Letture. At 2,1-11; Sal 103; Rm 8,8-17; Gv 14,15-16.23-26. Ambrosiano. At 2,1-11; Sal 103; 1Cor 12,1-11; Gv 14,15-20. Pentecoste
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