sabato 11 maggio 2013
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Caro direttore,
sono pensionata, nubile, 70 anni. Vivo da sola; ho una buona pensione. Perché non dovrei pagare l’Imu? Giustizia ed equità non si compongono di parti uguali, come la torta di compleanno. Regole di equità e di giustizia sociale si possono creare perché ciascuno dia in misura proporzionata al proprio stato economico/sociale. Viceversa, chi non può, deve essere sgravato di alcuni oneri, e aiutato a raggiungere quella sufficienza necessaria al suo stato (età, salute, carichi familiari...). Aiutiamoci a saper distinguere il bisogno dal superfluo, il necessario dall’effimero, l’essenziale da ciò che fa moda. E nei momenti di difficoltà diamo il meglio di noi, tutti noi perché cittadini, come persone che hanno un credo o una fede religiosa, sia politici che professionisti, semplicemente perché coabitiamo, utilizziamo lo stesso territorio, la stessa terra, lo stesso cielo, che non sono nostri, sono di tutti, anche di quelli che verranno dopo di noi.
Teresa Scaravilli, Acireale (Ct)
Sa già che siamo d’accordo, cara signora Scaravilli. Ma mi fa piacere ripeterlo in calce a una lettera come la sua. Lei testimonia con efficace semplicità convinzioni e serene scelte di vita che confermano che i buoni cristiani sono sempre anche buoni cittadini. Persone che sanno abitare il presente preparando il futuro, con fattivo senso della giustizia (anche fiscale) e, dunque, della solidarietà. Lei dice di sé: «Vivo da sola». Ma non è vero... Chi pensa e vive come lei, cara e gentile signora Teresa, non è mai una persona sola. 
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