È ora di archiviare l'indecente pretesa di clandestinizzare gli immigrati poveri
venerdì 24 giugno 2022

Caro direttore,

secondo le false affermazioni di alcuni politici, l’Italia sarebbe l’«Eldorado per i clandestini», un Paese eternamente sotto scacco, che deve far fronte a un’invasione di migranti che vengono dal mare. Invereconde bugie che siamo ormai abituati ad ascoltare soprattutto in campagna elettorale. La realtà, però, è molto diversa. I Quaderni di studio curati dalla Caritas hanno rilevato che nel Pnrr, il Piano nazionale di ripartenza e resilienza dopo il Covid, sono totalmente assenti le politiche migratorie. La Caritas ha messo in rilievo l’abulia e l’impreparazione sul tema del cosiddetto “governo dei migliori”. Altro che Eldorado! Di fatto, assistiamo a una riduzione dei diritti degli immigrati sul piano civile e sociale, a una riduzione delle iniziative di integrazione sul piano locale. Dalle forze nazional-sovraniste non si possono attendere novità positive per gli ultimi del mondo. Ma le forze democratiche di ogni orientamento, progressista e moderato, che cosa aspettano a superare organicamente la legge Bossi-Fini? Cosa aspettano a battersi strenuamente per una nuova legge sulla cittadinanza, che sappia tutelare in specie le giovani generazioni? Si può notare che negli interventi sul fronte delle migrazioni e dell’inclusione degli immigrati che già vivono e lavorano in Italia è molto più efficace la Caritas...

Marcello Buttazzo Lequile (Le)

Ha ragione, gentile e caro amico: non decidere è già una decisione, escludente. Ed è paradossale l’incapacità politica di avviare sensate e stabili politiche per il governo dei flussi migratori (temporanei e no), chiudendo finalmente la stagione indecente della “clandestinizzazione” dei movimenti di persone dall’estero (ma solo quando si tratta di poveri che provengono dal Sud del mondo ...), sia accompagnato dalla crescente consapevolezza in ogni settore politico, a destra come a sinistra, dell’importanza di questo contributo di umane energie al senescente “sistema Italia”. Ma come non ci stanchiamo di ricordare, si tratta di persone, non solo di braccia. E le persone meritano non solo l’ordinaria e straordinaria attenzione della Caritas, mano tesa verso tutti e orecchio fraterno della Chiesa, ma l’efficace azione accogliente della Repubblica.

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