L'irresponsabilità non merita mai megafoni. Tanto più adesso
sabato 5 dicembre 2020

Caro direttore,
il 3 dicembre i morti da Covid-19 sono stati in Italia 993, record assoluto che ha sorpassato quello del 27 marzo che era stato di 919. Mi sono messo a guardare la trasmissione “Dritto e rovescio” su Rete4. Vi sarebbe stato cordoglio e ricerca dei responsabili di questa nostra sanità che funziona a macchia di leopardo? No. C’erano gestori di ristoranti infuriati che urlavano e non lasciavano parlare une senatore di Italia Viva e un giornalista. Alcuni sollecitavano i “ristori” promessi dallo Stato che tardano ad arrivare, altri pretendevano che venissero allentate le chiusure da lockdown. Uno ha fatto lo smargiasso dicendo che se ne infischia dei decreti governativi e che tiene aperto anche quando sarebbe imposta la chiusura e che dopo i controlli dei vigili la multa non gli era stata applicata perché aveva trovato «comprensione e benevolenza». È presumibile che questa notizia data alla tv servirà da incoraggiamento ad altri. Conte ha sbagliato a non coinvolgere davvero l’opposizione. Gli verranno attribuite anche responsabilità che non ha che si aggiungeranno a quelle indubitabilmente sue. Ma i 993 morti hanno impietosito qualcuno?

Antonio Fadda

Noi sì, caro signor Fadda. E non ci preoccupiamo solo dei 993 morti del 3 dicembre o degli 814 di ieri, 4 dicembre, ma di ogni singolo morto in Italia e nel mondo, in qualunque parte del nostro Paese e in Paesi poveri e poverissimi, ricchi e anche superpotenti (come gli Stati Uniti d’America). Le persone prima, sempre. Ma stiamo all’Italia e alla sua domanda. Rispetto immensamente e difendo con passione l’opposizione a leggi ingiuste. Si chiama obiezione di coscienza: è un diritto umano basilare, ed esercitarla può costare anche molto caro. Ma certe altre obiezioni sono tutto meno che di coscienza. E personalmente non ho dubbi: chi non rispetta il dovere morale di combattere il diffondersi di una pandemia gravissima può essere ovviamente ascoltato, come tutti, ma l’irresponsabilità che propaganda non merita megafoni. Tanto più adesso.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI