sabato 6 febbraio 2016
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Gentile direttore,fantastico! La responsabile della comunicazione dell’Istat che ci tiene a precisare quanto siano inattendibili i dati forniti dall’Ente che rappresenta. Povero Istat e poveri noi!Carlo Schieppati
 
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Gentile direttore, la risposta del direttore comunicazione dell’Istat sui dati relativi alle coppie omosessuali mette in dubbio l’attendibilità delle produzioni dell’Istituto a nome del quale si esprime. Peraltro, non trovo nelle note metodologiche delle indagini citate, alcuna avvertenza a riguardo del fatto che i dati «non possono essere considerati come indicativi…». Che Istat debba valutare come smentire il proprio direttore comunicazione?Pierangelo Angelini
Caro direttore, ho letto, con la sua stessa sorpresa, la risposta che l’Istat ha affidato alla sua responsabile comunicazione dopo l’articolo di “Avvenire” del 27 gennaio 2016. Una risposta che non rende un buon servizio all’Istat e come cittadino pagatore di tasse, taxpayer direbbero gli inglesi, che alimentano anche l’Istat, mi domando quante altre volte l’Istituto nazionale di statistica spenda soldi, energie e risorse per attività che alla fine, come la sua portavoce candidamente ammette, «riteniamo che non possano essere considerati come indicativi». Ma allora perché l’Istat svolge tali indagini? Dati e conclusioni non vengono preparati da esperti in modo che «indicativi» siano? O, forse, ma è solo un incompetente sospetto, vengono giudicati «non indicativi» dopo aver visto i risultati?Marco Schiavi
In questi casi si dice che la toppa è peggio del buco, anche perché non c’era nessun buco che richiedesse una toppa visto che i dati Istat sui quali abbiamo lavorato erano esatti e sono stati (da noi è da altri mass media) trattati con rigore e rispetto. So che cosa pensare, gentili e cari amici lettori, e vorrei non farlo. Marco Tarquinio
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