venerdì 29 marzo 2013
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​Ci sono illusioni che fanno male. I registri delle cosiddette unioni civili appartengono a questa categoria, quella di iniziative demagogiche che hanno un prezzo insostenibile. Costano economicamente perché sottraggono risorse preziose alle famiglie fondate sul matrimonio e aperte alla vita. Costano culturalmente, perché diffondono la falsa convinzione che il "per sempre" del matrimonio possa essere posto sullo stesso piano di chi si registra in Comune con un impegno a tempo determinato. Costano sul piano della morale pubblica, perché mascherando scelte negative con una patina positiva creano confusione e disorientamento, utile soltanto a coloro che vogliono sfruttare l’onda di una deriva etica per deprecabili obiettivi propagandistici.
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