domenica 8 maggio 2016
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Q uanto più forte è il legame con una persona, tanto più radicato è il desiderio di rinviare il momento del congedo: questa esperienza fortemente umana fu la stessa degli apostoli di Gesù. Dopo la Pasqua egli si manifestò ancora ai 'suoi', secondo Luca per un periodo di 40 giorni, e poi alla fine ascese al cielo. Quello fu il momento del congedo definitivo, un evento che per i discepoli di Cristo non rappresentò una fine, ma un nuovo inizio. L’Ascensione, infatti, corrisponde all’invio, alla partenza, all’avvio della missione: tutto ciò che essi avevano vissuto con Gesù andava offerto al mondo intero. E quell’ascendere verso il cielo ricordava a tutti che proprio il 'cielo' è il destino che attende ogni donna e ogni uomo. Questa è la radice della santità: saper essere accompagnatori dell’umanità verso Dio. Altri santi. San Desiderato di Bourges, vescovo ( VI sec.); beata Ulrica Nisch, religiosa (1882-1913). Letture. At 1,1-11; Sal 46; Eb 9,24-28;10,19-23; Lc 24,46-53. Ambrosiano. At 7,48-57; Sal 26; Ef 1,17-23; Gv 17,1b.20-26. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ascensione del Signore
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