I governi? A furor di popolo li eleggono le due Camere
giovedì 8 dicembre 2016

Gentile direttore,
sono indignato e arrabbiato per non aver trovato praticamente su nessun mezzo di informazione (sottolineo informazione) qualcuno che dica chiaramente che i governi in Italia non sono eletti dal popolo, ma dal Parlamento e che il premier è nominato dal Presidente della Repubblica e legittimato dalla fiducia nelle due Camere. E ciò proprio in virtù della Costituzione cui gli italiani si sono dimostrati così (giustamente) affezionati. L’antipolitica si nutre di questi equivoci, perché l’informazione non fa chiarezza? Riscontro tutti i giorni quanto questo aspetto faccia breccia nelle persone con cui mi confronto: quasi tutti considerano scandaloso avere “governi non legittimati dal voto popolare”…

Filippo Molinari - Roma


Lei, gentile signor Molinari, torna a sollevare una questione vecchia come la cosiddetta Seconda Repubblica (che in realtà, a Costituzione appena un po’ manipolata e nella sua struttura portante largamente invariata, è stata una specie di Prima Repubblica e Mezzo). Forse lo sviluppo dell’attuale crisi, sotto la saggia regìa del presidente Mattarella, consentirà a tanti di noi un sommario eppure utile ripasso della Costituzione vigente appena mantenuta inalterata dal voto popolare, ma già più volte modificata da interventi sul testo e da più di due decenni di nuove prassi. Lei però ha totalmente ragione su un punto: la nostra Carta fondamentale a tutt’oggi resta basata sulla sovranità popolare e sulla centralità del Parlamento. E i Governi, dopo il referendum si può ben dire “a furor di popolo”, li eleggono ancora e sempre i due rami del Parlamento. Con buona pace di chi sostiene il contrario.


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