giovedì 4 aprile 2013
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Le confische sono una cosa seria. E non si fanno a cuor leggero. Sono l’arma più forte e più giusta di cui lo Stato dispone per dimostrare che la cinica convinzione che «il crimine paga» può essere rovesciata nel suo contrario: «paga il crimine», e paga salato. Perché il «diavolo» – la mafia – non solo non riesce a celare i propri sporchi affari sotto «coperchi» (di omertà), ma alla lunga rimane anche senza «pentole» (la "roba" accumulata). Per questo le confische non si possono gestire con leggerezza. Tutte, sempre. Ma una di milletrecento milioni può essere usata in un solo modo: ottimamente. Per dare all’Italia onesta l’energia pulita che si merita.
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