sabato 18 marzo 2017
Caro direttore, vorrei condividere con lei e con i lettori di 'Avvenire' l’appello che ho rivolto ai vertici della Ue
Corridoi umanitari Ue per i bimbi della Siria
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Caro direttore,
vorrei condividere con lei e con i lettori di 'Avvenire' l’appello che ho rivolto ai vertici della Ue. Al presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, all’alto rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, l’Unione Europea non può restare ancora inerte di fronte a quello che accade in Siria, una guerra che dura ormai da sei anni e che proprio nell’ultimo anno ha registrato un drammatico primato per la violenza perpetrata sui bambini. Il rapporto Unicef pubblicato nei giorni scorsi inquieta e interroga le nostre coscienze di cittadini europei.

Milioni sono i bambini sotto attacco giornaliero, 650 quelli che hanno perso la vita nel 2016 (il 20% in più dell’anno precedente) e almeno 850 quelli reclutati nei gruppi armati (più del doppio che nel 2015). Non possiamo permettere che si annienti quel patrimonio di cultura, di storia, di civiltà, di umanità che un paese come la Siria rappresenta, con i suoi oltre venti milioni di abitanti e le sue preziose città. Se vogliamo che la Siria torni a essere un luogo di civiltà e non di barbarie dobbiamo far sentire forte ai bambini e ai minori siriani l’aiuto disinteressato e concreto degli europei e delle loro istituzioni, in primis dell’Unione Europea.

Chiediamo quindi a voi, in qualità di massimi rappresentanti della nostra Unione, di promuovere una grande iniziativa capace di ridare speranza e futuro ai bambini e alle famiglie siriane. Dobbiamo avere il coraggio e la forza di mostrare la civiltà e il cuore solidale dell’Europa. Lo faremo se saremo in grado di istituire corridoi umanitari per assicurare aiuti sanitari e beni di prima necessità, portati da mezzi e uomini con la nostra bandiera blu e stelle d’oro. Lo faremo se saremo in grado di assumerci la responsabilità di trasformare la gestione dei campi profughi impedendo che si perpetrino abusi e traffici di minori. Ne va della nostra credibilità di fronte ai Paesi del Medio Oriente e al resto del mondo. E, soprattutto, davanti a noi stessi, che abbiamo un grande bisogno di riscoprire i valori di fondo dell’Europa.

*Ministro della Giustizia e deputato del Pd

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