venerdì 7 febbraio 2014
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Via a Sochi 2014. E allora ridateci lo sci, il pattinaggio, l’hockey, ma pure il curling, e toglieteci per favore tutto ciò che non ha niente a che vedere con lo sport. È l’appello che facciamo al presidente Putin che fino ad ora ha confermato che gli unici Giochi che gli stanno a cuore sono quelli di “potere”. In Russia (e non solo) va così dal 1980, dalle Olimpiadi boicottate dall’Occidente contro l’invasione dell’Afghanistan. Putin allora aveva 28 anni, l’età di molti atleti arrivati da tutto il mondo e da oggi in gara. Chi vive di sport non ha nulla contro i gay (ma nemmeno deve essere attivista del gender), né contro le Pussy Riot e non è andato a Sochi per accarezzare i leopardi, ma per partecipare, e avversari permettendo, vincere.
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