«Più muscoli elettorali a chi fa famiglia». Ma non accadrà
martedì 2 ottobre 2018

Gentile direttore,
ci sarebbe una soluzione “a costo zero” per una vera politica a favore della famiglia capace di risollevare quasi subito le sorti del nostro Paese e non solo quelle economiche: attribuire il diritto di voto a tutti gli italiani. Per gli italiani minorenni votano il papà e la mamma uniti in matrimonio. A coloro cioè che si assumono davanti alla società un impegno faticoso, ma grande come quello di costituire una famiglia stabile come indicato in Costituzione. Se papà e mamma hanno 1 figlio avranno in mano una scheda in più ciascuno, di fatto il loro voto porterà 4 voti. Se papà e mamma hanno 2 figli la famiglia porterà nell’urna 3 voti del papà e 3 voti della mamma. Se hanno 3 figli, la famiglia porterà nell’urna 4 voti con il papà e 4 voti per la mamma... Questa proposta se non venisse accolta dagli attuali partiti in Parlamento potrebbe essere un buon obiettivo per un partito che abbia al centro il tema della famiglia.

Valter Boero - Torino

Non credo che sia realmente una proposta “a costo zero”, caro professor Boero. Con essa si darebbero alla famiglia con figli, riconoscendo il titanico ruolo nella nostra società in drammatico sboom demografico, tali “muscoli” elettorali da condizionare permanentemente le forze politiche. Un costo che nessuna di esse sarebbe disposta a sopportare. Per questo credo che nessuno la realizzerà. La famiglia, come ho scritto domenica scorsa, in Italia si corteggia prima del voto e si abbandona subito dopo. Ad “Avvenire” aspettiamo da quasi venticinque anni di essere (seriamente e felicemente) smentiti. Non vediamo l’ora di esserlo...

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