martedì 2 giugno 2020
Dopo la fine delle dirette tv e social dalla cappella di Santa Marta, anche il quotidiano commento della Parola di Dio non è più stato diffuso per il semplice motivo che Francesco non lo fa
Perché la Messa mattutina del Papa c'è ma la sua omelia no
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Caro direttore,
grazie a lei e a tutta la redazione di 'Avvenire' per l’equilibrio e la verità con cui affrontate la dolorosa situazione, dovuta al Covid-19, del nostro Paese, dell’Europa e del mondo. Grazie per la indovinatissima iniziativa di portare gratuitamente il giornale in versione digitale nelle nostre case via internet. Io ne ho approfittato fin da venerdì 13 marzo, poi ho aderito alla possibilità di prolungare l’abbonamento digitale per quattro mesi con il versamento di un piccolo contributo a fin di bene. Rinnovo il mio grazie per avermi consentito di rimanervi fedele senza uscire di casa. Ma desidero porle un’altra questione: dopo il 17 maggio il servizio televisivo del Vaticano ha interrotto la 'fornitura' a Tv2000 e a Rai1 della Messa quotidiana di papa Francesco da Santa Marta. 'Avvenire' è stato inondato di lettere di moltissimi fedeli dispiaciuti di questa interruzione. Non entro nel merito dei motivi per la sospensione del servizio e dei fedeli per la fine dello stesso (non ne sarei capace, ovviamente). Quello che mi incuriosisce, e per questo mi rivolgo a lei e ai suoi collaboratori, è che dal 17 maggio 'Avvenire' come il sito della Santa Sede non pubblica più le meditazioni del Papa. Andando a guardare tali meditazioni nel periodo precedente all’emergenza sanitaria con cadenza pressoché giornaliera. Allora viene da chiedersi, irrispettosa- mente, forse papa Francesco non celebra più la Messa? Impossibile! Allora lasciateci almeno leggere le sue omelie, così chiare, illuminanti, sapienziali, brevi e centrate sulla nostra vita quotidiana. Grazie dell’attenzione e buon lavoro a lei e ai suoi preziosi collaboratori.

Pierluigi Fabbro

Gentile direttore, mi unisco al coro di ringraziamenti per le Messe del Papa a Santa Marta in streaming e in diretta tv e capisco il fatto che si sia dovuto sospendere nel momento in cui le funzioni venivano riprese praticamente in tutte le chiese. Ma ci eravamo abituati ad ascoltare, tutti i giorni, la Parola di Dio commentata dal Papa. Una ricchezza insperata che nulla toglie alle omelie dei nostri sacerdoti diocesani, ma anzi ne arricchisce il contenuto. Purtroppo, però, dalla sospensione delle dirette le omelie quotidiane di papa Francesco non compaiono più né su 'Avvenire' né sui siti vaticani, siamo fermi al 17 maggio. Credo che sia una mancanza incomprensibile. Parliamo spesso di meditazione, di ascolto e riflessione della Parola, non fateci mancare questo alimento! Mi auguro che poniate al più presto rimedio a questa lacuna. Grazie

Lamberto Rabitti

Il direttore mi chiede di rispondere alle lettere dei signori Fabbro e Rabitti, spiegando a loro e a tutti le ragioni dell’assenza in questi giorni delle «omelie di Santa Marta» divenute famose e care a un’infinità di persone in tutto il mondo negli anni del pontificato di Francesco e soprattutto nelle ultime settimane di pandemia. Lo faccio volentieri, prendendo le mosse dalla risposta che il direttore stesso ha dato a molti altri lettori mercoledì 20 maggio 2020 . È bello che i fedeli abbiano sentito, soprattutto in un periodo per tanti versi straordinario, l’esigenza di nutrirsi, anche più di prima, alla Mensa della Parola, data l’impossibilità di farlo a quella dell’Eucaristia. Ed è altrettanto bello che le Messe mattutine di papa Francesco, con le loro omelie, abbiano potuto raggiungere tantissime persone. È perciò comprensibile che con il ritorno alle celebrazioni con la presenza del popolo, circostanza che ha indotto il Papa a interrompere le mattutine dirette televisive e social dalla cappella della sua residenza, molti abbiano patito l’assenza di questo appuntamento. Tuttavia, non si tratta di una «mancanza incomprensibile», né di una «lacuna» da parte dei media – in primis, quelli Vaticani – che hanno il compito di diffondere le immagini e le parole di tali celebrazioni. Il Papa continua a celebrare ogni mattina, ma non essendoci ancora la possibilità (sempre per ragioni di prudenza sanitaria) di ammettere i piccoli gruppi che prima della pandemia erano di volta in volta invitati, egli non tiene l’omelia. Già prima dell’emergenza era accaduto in alcune circostanze e sempre in assenza dei fedeli. Niente di straordinario dunque. Speriamo e preghiamo che l’evolversi della situazione sia tale da poter ripristinare quanto prima, tra gli altri aspetti della vita quotidiana, anche questo che non è certo secondario. I lettori possono star certi che “Avvenire” sarà nuovamente in prima fila, come è successo fino al 17 maggio scorso, nel riferire puntualmente sulle omelie di Santa Marta, come su ogni altra parola di Francesco. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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