Nuovo cinema Amatrice: la prima sala dopo il terremoto
mercoledì 12 aprile 2017

In Nuovo Cinema Paradiso la storica sala del paesino siciliano veniva abbattuta per farne un parcheggio sotto gli occhi tristi dei paesani. Al contrario del film di Tornatore, invece, dalle macerie di Amatrice rinasce un cinema per portare un po’ di normalità a una comunità ferita dal sisma. «Qui si tratta di ricostruire edifici, ma anche di riportare la vita» ha detto ieri il ministro dei Beni culturali e turismo Dario Franceschini inaugurando nel palazzetto dello sport della cittadina laziale una sala cinematografica temporanea da 100 posti.

Le attrezzature sono le più moderne in circolazione e la promessa è quella della prossima costruzione di un vero e proprio cinema. L’industria cinematografica si è messa a disposizione a partire dall’Anica presieduta da Francesco Rutelli, sino a Rai Cinema e 01 che forniranno gratuitamente i loro film, col determinante supporto dei cinesi, i nuovi re della cinematografia mondiale, che hanno sponsorizzato l’iniziativa. In un momento in cui le monosale di qualità soffrono la concorrenza delle multisale vocate ai filmoni commerciali, proprio da Amatrice parte la riscossa di quel cinema che è aggregazione.


Come dimostrano centinaia di sale di comunità ogni giorno, il cinema può essere cultura, svago, riflessione, ma sempre condivisi. Perché fianco a fianco, nel buio di una sala, affascinati dalle immagini proiettate dalla “lanterna magica”, si può ritrovare il gusto di ridere e piangere tutti insieme, sentendosi meno soli. E se poi è un capannone, chi se ne importa. Sempre meglio che isolati, davanti a un piccolo o piccolissimo schermo, a guardare Maria De Filippi. Già immaginiamo le famiglie cercare qualche posto per stare sulla stessa fila sabato prossimo, al primo spettacolo. E sentiamo le risate alle battute dello strambo analista Toni Servillo nella commedia di Francesco Amato Lasciati andare. Voglia di tornare a ridere la settimana dopo con La pazza gioia di Virzì, e a ballare quella successiva col musical La la land. Per poi commentare e discuterne all’uscita, dimenticando per una sera le preoccupazioni. Il cinema è un punto di ritrovo per una piccola comunità, come l’oratorio, il campo sportivo parrocchiale, la chiesa. Per ritrovare la propria identità sotto il “campanile”.

Non a caso ad Amatrice è tornata a svettare una torre campanaria nei giardini della chiesa di Sant’Agostino: a Pasqua torneranno a suonare le campane recuperate dalle zone colpite dal sisma. Già, si torna a vivere. E a lavorare. Come Francesco D’Alessandro, 34 anni, che prima del terremoto allestiva impianti home video. Appassionato di Tarantino, sarà lui il primo proiezionista sabato prossimo (si alternerà con un altro concittadino). «Sì – dice lui – chiamatelo proprio Nuovo Cinema Paradiso».

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