sabato 13 aprile 2019
Un paragone Usa-Italia proposto nell’ultima rubrica di Mauro Berruto, spinge un lettore all’«appunto». La risposta è aperta a un futuro appassionante e da costruire
Paragone Usa-Italia, lo sport italiano non è minore, ma...
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Gentile direttore,
la domanda conclusiva della rubrica di Mauro Berruto pubblicata il 10 aprile 2019 sotto al titolo «Vero sport e università: l’America che insegna», mi ha stimolato a fare un piccolo appunto all’Autore. L’incontro di basket Ncaa fra le squadre universitarie della Virginia e del Texas non potrà mai essere paragonato come Mauro Berruto dice, a un ipotetico incontro PoliTorino-UniPadova, semplicemente per una questione di scala. Non possiamo paragonare nelle gare sportive (Olimpiadi in primis) la nostra Italietta con gli Stati Uniti (e neppure con la Russia, o la Cina). Come minimo dovremmo rifarci all’ambito dell’Unione Europea, con magari un bell’incontro PoliTorino-UniSalamanca… Cordialmente.

Alessandro Fumagalli Bodio Lomnago (Va)

Gentile signor Fumagalli, certamente ha ragione, la mia era una metafora. Tuttavia la 'scala' differente non giustifica una dignità differente che lo sport ha nel nostro Paese rispetto, per esempio, al mondo anglosassone. Per il resto, sì, sarebbe bello assegnare allo sport un ruolo nella costruzione di una nuova identità europea. Personalmente ritengo che una squadra degli Stati Uniti d’Europa nel basket, per restare all’esempio, unirebbe più della moneta unica. E che sarebbe straordinario se una o più squadre degli Stati Uniti d’Europa partecipassero ai Giochi Olimpici difendendo la bandiera blu con le stelle dorate. Grazie.

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