sabato 19 dicembre 2015
COMMENTA E CONDIVIDI
SANTA CLARA Santa Clara imprestemm’ la vostra scala per andà in Paradis per andà in Paradis a trovà san Dionis I angioi che cantava la Madonna la sospirava sospirava rosa e fior l’è nassuu noster Signor L’è nassuu in Bettelemm senza fassà né pattej per fassà quel Gesù bell’ oh che bella compagnia U ’ l Bambì ’n da cuna l’asén e ’l bo Tri e re maisge Quater e evangelisti Zich e piaghe dol Signor Sès san Zaccaria Sèt e allegrezze d’la Madonna O ol pòrto di Roma Nof la còrte de àngei Dès e comandamenti Ondes e lamenti Dodés e apòstoi Questa antica filastrocca è tratta dalle raccolte di canti popolari milanesi di Carlo Tenca (1816-1883) letterato, giornalista e politico risorgimentale. In questo canto tipico del repertorio infantile le scene della Natività sono arricchite da formule ritmiche enumerative che favoriscono la trasmissione di vari contenuti religiosi e l’apprendimento del linguaggio, come è consuetudine nella maggior parte di canti rivolti all’infanzia. Di grande suggestione poetica è l’invocazione iniziale con la richiesta di una scala per salire in Paradiso. Per la caratteristica ritmicità questo canto è stato largamente proposto in diverse edizioni della Chiarastella da gruppi di bambini provenienti da varie scuole italiane.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: