lunedì 14 marzo 2022
Sviatoslav Shevchuk nel 19esimo giorno di guerra: chi tace, chi non condanna, diventa complice del crimine, diventa complice dell'aggressione
Il vescovo di Kiev: il popolo sta affermando il suo diritto ad esistere

Sia lodato Gesù Cristo!

Miei cari fratelli e sorelle in Cristo. Oggi è il 14 marzo 2022 e l'Ucraina sta vivendo il diciannovesimo giorno di questa sanguinosa guerra.

Di nuovo, questa notte hanno bruciato le città e i villaggi dell'Ucraina. La nostra città di Kyiv è stata nuovamente ferita. Sulle teste della popolazione civile che questa notte cercava di dormire, di nuovo sono cadute le bombe e i razzi russi.

Ma l'Ucraina resiste. L'Ucraina combatte. L'Ucraina testimonia che la forza dello spirito può essere più potente del potere delle armi aggressive altrui. Il popolo ucraino sta affermando il suo diritto a esistere, il suo diritto alla libertà, il suo diritto a essere se stesso.

Oggi vorrei ringraziare tutti coloro che, in diverse parti d'Europa e del mondo, sono scesi nelle piazze, nelle strade delle capitali dei loro paesi, nelle loro città, in particolare durante lo scorso fine settimana, per dire un deciso "NO all'aggressione russa contro Ucraina."

Vorrei ringraziare tutti coloro che si sentono vicini al popolo sofferente dell'Ucraina. Comprendiamo che in tali circostanze non può esserci una posizione neutrale. Perché chi tace, chi non condanna questa guerra, diventa complice del crimine, diventa complice dell'aggressione e delle uccisioni dei civili in Ucraina.

Pertanto, vorrei ringraziare tutti coloro che, insieme all'Ucraina, stanno lottando per il diritto del mondo intero a un'esistenza pacifica nei tempi nuovi.

Vorrei anche ringraziare il Santo Padre, Papa Francesco, che ieri ancora una volta ha parlato in difesa delle città dei martiri ucraini, la città dei martiri di Mariupol, dove questa notte e nel corso della giornata di ieri sono morte più di cento persone.

Voglio ringraziare tutti i leader di paesi, stati, membri della comunità internazionale per la ricerca di una soluzione pacifica alla guerra in Ucraina, e tutti coloro che cercano un meccanismo per fermare questa guerra.

Ovviamente il tempo delle dichiarazioni, il tempo dell’affermazione dei principi è già passato. Dobbiamo cercare meccanismi per fermare la guerra.

In quei giorni, incoraggio tutti coloro che ci ascoltano a pregare per chi cerca le vie diplomatiche per porre fine alla guerra in Ucraina.

Possa il Signore Dio dare saggezza, saggezza a coloro che cercano questa soluzione. Saggezza a coloro che cercano, in modo diplomatico, di trovare occasioni di dialogo e porre fine a questa aggressione. Vi esorto tutti: "Non tacete, non fatevi da parte, non siate complici di questo delitto!"

Siamo figli dell'Ucraina, figli della Chiesa ucraina, stiamo attraversando il tempo di Quaresima. Ricordiamo come una volta Gesù Cristo disse ai Suoi discepoli che questo tipo di spiriti maligni viene scacciato con la preghiera e il digiuno.

Quindi incoraggio tutti a pregare e a digiunare per espellere dall'Ucraina lo spirito malvagio della guerra e tutti coloro che lo portano.

Digiuniamo e preghiamo per la fine della guerra in Ucraina. Ognuno a modo suo, a seconda delle proprie capacità, delle proprie possibilità. In Ucraina e negli insediamenti, preghiamo e digiuniamo per porre fine a questo spargimento di sangue.

Possa il Signore misericordioso ascoltare le nostre preghiere, possa inviare i suoi angeli di luce per fermare l'oscurità che incombe sull'Ucraina.

Dio benedica l'esercito ucraino, i nostri ragazzi e ragazze che stanno difendendo la nostra patria e il nostro mondo! Dio, abbi pietà del dolore, della sofferenza del tuo popolo! Dio, salva l'Ucraina! Confidiamo in te e ti lodiamo. Dio ci benedica tutti!

La benedizione del Signore sia su di voi con la Sua grazia e il Suo amore per l'umanità ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria a Gesù Cristo!

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