giovedì 10 marzo 2022
Il videmessaggio di Sviatoslav Shevchuk nel 15esimo giorno di guerra
Il vescovo di Kiev: fermate le uccisioni di massa

Sia lodato Gesù Cristo,

Cari fratelli e sorelle,

Oggi è il 10 marzo 2022, ed è la quindicesima giornata di questa terribile guerra. Oggi la mia coscienza, la coscienza di ogni cristiano ci costringe ad alzare la voce per far suonare nel mondo intero la decisa parola “NO”, dichiarare la forte protesta contro il massacro della gente in Ucraina. In particolare, in questi ultimi minuti abbiamo visto le uccisioni di massa nella città assediata di Mariupol. Questa città, fondata dalla comunità greca come città di Maria, oggi si è trasformata in un cimitero per decine, migliaia di persone.

Ieri abbiamo visto le strazianti immagini del bombardamento di una clinica ostetrica. Abbiamo visto anche le immagini di fosse comuni nelle quali depongono centinaia di corpi esanimi. Oggi dobbiamo dire a tutto il mondo: No, No alle uccisioni di massa in Ucraina!

Dai tempi di nazismo, dai tempi delle repressioni di Stalin, l’Ucraina non ha più visto queste sepolture di massa e le fosse comuni delle persone: senza dovuto rispetto, senza preghiera cristiana.

Oggi dobbiamo dire a tutto il mondo: fermate le uccisioni di massa della gente!

La città di Mariupol conta circa 400.000 abitanti. Ormai da due settimane è completamente assediata. La gente muore di fame. La gente muore di freddo. Sulle loro teste cadono i razzi, i missili, le bombe.

Oggi dobbiamo ricordare di loro, e a nome loro rivolgerci al mondo intero: chiediamo di aprire i corridoi umanitari. Date la possibilità a bambini, donne, anziani di uscire da questa città assediata e fredda. Date la possibilità di mandare loro viveri, medicine, dateci la possibilità di salvare la gente.

A nome della città di Mariupol ci rivolgiamo al mondo intero: salvate il cielo sopra l’Ucraina. Fate di tutto per chiudere il cielo ucraino per le armi russe, per l’aviazione russa che bombarda la popolazione civile. Oggi vogliamo alzare la voce a difesa di coloro che muoiono ogni giorno davanti agli occhi del mondo intero. Oggi milioni di persone lasciano le proprie case: nelle zone meridionali, all’est, nell’Ucraina centrale e settentrionale, spostandosi nelle zone più sicure. Oggi mi rivolgo a tutti gli abitanti dell’Ucraina alle porte dei quali bussano, costretti, gli sfollati. Vi chiedo di non fare caso a che lingua parlano, che chiesa frequentano, che abitudini hanno. Aprite loro i propri cuori, le proprie case, accoglieteli nel nome di Dio.

Oggi davanti ai nostri occhi in Ucraina si sta verificando un’enorme, terribile catastrofe umanitaria. Ma insieme possiamo farcela. Possiamo fermarla. Possiamo fermare questa guerra.

Oggi voglio rivolgerci alla comunità ucraina nel mondo, a tutti i nostri vescovi e sacerdoti. Fate conoscere alla comunità internazionale la verità sul genocidio del popolo ucraino. In tutte le nostre chiese dobbiamo fare le Liturgie per i defunti, per quelli che sono stati sepolti nelle fosse comuni senza il dovuto funerale e senza la preghiera.

Con la nostra preghiera, il nostro aiuto ai sofferenti, con la nostra voce e coscienza al mondo: fermiamo la follia della guerra. Dio, salva l’Ucraina! Dio, salva nostri figli e figlie. Dio, da la forza all’esercito ucraino di fermare questa ondata di morte che invade l’Ucraina. Dio, benedici il tuo popolo. E salva la tua gente.

La benedizione del Signore sia su di voi con la Sua grazia, oggi e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo!

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